Pesaro, 11 agosto 2025 – Una cena per ricordare una persona che non c’è più si è trasformata in un incubo per un centinaio di persone, o forse addirittura di più, che il giorno dopo hanno accusato i tipici contraccolpi gastrointestinali di quella che è sembrata una vera e propria intossicazione alimentare. Ancora non si conoscono le cause, su cui forse potrebbero essere chiamate a far luce le autorità sanitarie. Nulla di drammatico, per fortuna, ma che certamente tutti avrebbero preferito evitare.

La maxi-tavola, in un locale che dispone di un ampio giardino esterno, era stata apparecchiata per 800 persone, che potevano scegliere tra due diversi menù. Un numero di commensali decisamente importante, per il quale si richiedono non solo capacità ed esperienza, ma anche locali adatti. E quegli stessi locali, in passato, avevano gestito numeri altrettanto importanti senza alcun problema.

Per questo l’indomani, apprendere dai social le conseguenze nefaste della cena, è stata una doccia fredda per gli stessi titolari. Che tra l’altro avevano consumato le medesime pietanze, così come tutta la nutrita squadra di camerieri assoldati per la cena-evento. Non accusando – affermano – alcun malessere. E’ andata diversamente per tanti altri, i quali hanno cominciato ad avvertire i sintomi la mattina dopo, altri solo nel pomeriggio. E, passata la ‘crisi’, tanti si sono sfogati sui social, alimentando un chiacchiericcio che è stato il leit motiv di una calda domenica fanese.

Tra l’altro, a questa cena, erano presenti diverse autorità provinciali ed esponenti politici, fiduciosi, data l’ampia platea, di fare cassetta di voti. Invece, un evento che avrebbe dovuto essere occasione di svago e memoria, ha assunto i colori di una ‘sciagura’ collettiva.