Pochi. Poche confezioni. Erogazioni con contagocce. E, per molti, anche problemi sulle vacanze. A Roma sono oltre 4mila farmaci che risultano inseriti nell’elenco dei carenti. Si va dagli anticoagulanti per chi ha problemi cardiocircolatori, a vari antiretrovirali utilizzati nelle terapie per l’Hiv, fino a svariati tipi di antibiotici o farmaci antitumorali.
La lista di tutti i medicinali che sono difficili da trovare in questo periodo è riportata dal sito dell’Agenzia italiana del Farmaco, l’Aifa.
GLI ELENCHI L’elenco è lungo. Anzi, gli elenchi. Perché c’è quello globale, con i farmaci carenti che, appunto, si attesta a 4.086 righe. Poi, c’è quello con i farmaci carenti ma per i quali ci sono gli equivalenti. Poi, quello dei farmaci per i quali Aifa ha disposto il blocco delle esportazioni. E quelli che, invece, hanno ricevuto da Aifa l’autorizzazione ad essere importati. Insomma, un consistente corpo di nomi commerciali, principi attivi, case farmaceutiche, dosaggi e forme farmaceutiche.
Come detto, l’elenco di questi farmaci è lungo. Per cercare di riassumerlo, più che il nome commerciale di una medicina, è più utile rintracciare il principio attivo, la molecola vera e propria alla base del farmaco. E, per chiarezza: spesso le carenze sono solo di alcuni tipi di dosaggio e forma farmaceutica. Per capirsi: non si trovano le pasticche da 5 milligrammi di quel determinato farmaco. Ma magari si trovano quelle da 10 milligrammi per cui basta dividere una pillola in 2 e il problema è risolto in modo forse rustico ma efficace.
Tuttavia, visto che molti di questi farmaci sono quelli distribuiti dalle farmacie ospedaliere si tratta di medicine utilizzate in terapie complesse e delicate. Ad esempio: nel Lazio c’è una certa carenza di alcuni farmaci che si utilizzano nelle terapie dell’Hiv: è lo stesso medicinale che viene adoperato per la terapia preventiva, la cosiddetta Prep, in quella post esposizione, la Pep, ma anche per la cura di soggetti sieropositivi (insieme ad altri medicinali). PROTOCOLLO Il protocollo della Regione Lazio, ad esempio, prevede che di questo farmaco ne vengano consegnate 2 confezioni a chi è in cura per Hiv e 3 a chi è in Prep. All’Umberto I, invece, la carenza delle ultime settimane ha spinto l’azienda a consegnare solo una confezione ai pazienti in cura, invece di due. Almeno fino al prossimo 19 agosto quanto la casa farmaceutica che produce questo farmaco effettuerà la nuova consegna.
Una carenza che, ad esempio, non risulta condivisa dallo Spallanzani.
Andando sull’elenco di Aifa si trova immediatamente la conferma: il medicinale è fra quelli inseriti nell’elenco dei carenti.
Per cui, la Regione Lazio ha attivato un protocollo di contingentamento per evitare che ci possano essere pazienti che, in attesa delle nuove consegne, possano rimanere senza farmaco: l’obiettivo, spiegano dalla Direzione Salute di via Cristoforo Colombo, è garantire a tutti la cura.
Analogo discorso per altri medicinali, come alcuni per la cura dell’ipertensione arteriosa polmonare o per anticoagulanti e così via. SOSTITUZIONE I farmaci carenti possono essere sostituiti: per molti di essi ci sono i generici o altri medicinali equivalenti. In sostanza, sono sempre lo stesso principio attivo ma prodotto da altre aziende. Solo che in questi casi è il medico curante che deve cambiare la ricetta. E spesso nel periodo estivo i pazienti vanno incontro a svariate difficoltà: il medico di famiglia in ferie, i sostituti o la guardia medica che magari non se la sentono di assumersi una responsabilità simile.
Nei casi di contingentamento delle terapie, poi, per molti il problema è quello di incastrare le date delle vacanze con quelle di fila allo sportello farmaceutico dell’ospedale per ritirare le confezioni del mese. Quelle confezioni che, in assenza di contingentamento, verrebbero consegnate in numero sufficiente a superare il periodo estivo senza grandi problemi.
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