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Israele, il ministro delle Finanze (e super falco) Smotrich: «Il piano di Netanyahu per Gaza fallirà, ho perso la fiducia»
MMondo

Israele, il ministro delle Finanze (e super falco) Smotrich: «Il piano di Netanyahu per Gaza fallirà, ho perso la fiducia»

  • 11 Agosto 2025

di
Francesco Battistini

Il liberal Lapid propone all’estrema destra di far cadere «insieme» l’esecutivo ma Bibi scegli di ignorare le minacce degli oltranzisti

Troppo morbido, caro Bibi. Quel che indigna il mondo impotente, il massacro di decine di migliaia di gazawi, è quel che scandalizza anche il minuscolo e potentissimo mondo dei suoi alleati ultrà. Ma per il motivo opposto: recitate le preghiere e terminato lo
shabbat
, l’altra sera, il leader religioso e ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha postato sui suoi account social un video d’accusa a Netanyahu. Tre minuti, per ribadire d’avere ormai «perso la fiducia» in Bibi e che «il piano su Gaza fallirà». Secondo Smotrich, il primo ministro israeliano è andato in guerra con mano fin troppo lieve. E sta perdendo tempo, perché Gaza City andrebbe rasa al suolo subito e non fra due mesi. E ha ipocritamente evitato altre decisioni radicali, come licenziare il capo di Stato maggiore, Eyal Zamir, che invece considerava una trappola mortale per l’Idf occupare interamente la Striscia.

La cosa strana, ma neanche tanto, è che Netanyahu non ha fatto una piega. E come venerdì non ha cacciato il generale Zamir, dopo le drammatiche dieci ore di riunione in cui alla fine s’è decisa l’occupazione militare totale, così ieri non ha fatto nemmeno un commento dopo le parole di Smotrich. «Sarebbe come se il segretario americano al Tesoro pubblicasse un attacco alle politiche del presidente Donald Trump — commenta Haaretz —, annunciando d’aver “perso fiducia” nella capacità del presidente di guidare l’America verso la prosperità e il successo economico. E la mattina dopo, non si scusasse, né ritrattasse le sue parole. E Trump non gli chiedesse le dimissioni dal governo. Naturalmente, tutto questo sembrerebbe un’assurdità assoluta, uno scenario impossibile che non si verificherebbe mai, non solo sotto la supervisione di Trump, ma nella maggior parte dei governi del mondo. Eppure, in Israele, questa è la realtà». Chiosa il quotidiano israeliano: «È una cosa che Sharon o Rabin non avrebbero mai accettato».



















































La mina vagante Smotrich, che assieme all’altro ministro ultrà Itamar Ben-Gvir ha spesso ricattato Netanyahu nelle scelte, ieri è andato oltre: un suo vice ha detto che il suo micropartito sionista religioso Rzp — nei sondaggi, incapace perfino d’entrare alla Knesset — potrebbe far saltare il governo e chiedere nuove elezioni, se il piano Gaza non venisse modificato. Le dichiarazioni più roboanti di Smotrich valgono in genere quanto quelle pacificatorie di Hamas: zero. E Netanyahu lo sa. Perché il premier non vuole le urne e non le vogliono nemmeno le sue kippah più estremiste. Ma la spallata dei religiosi Rzp è un’insidia. Dimostra che Bibi è ancora più ricattabile del pensabile. E se la sparata di Smotrich s’unisse alle pressioni delle famiglie degli ostaggi, che domenica organizzeranno uno sciopero generale, o addirittura alle critiche internazionali e all’insofferenza dello stesso Idf, allora gli esiti potrebbero essere imprevedibili. E portare davvero a un cambio di strategia nella guerra. O perfino al voto: Yair Lapid, leader liberal dell’opposizione, ha già chiesto a Smotrich di collaborare per buttare giù Netanyahu e «dare voce» alla rabbia d’un Paese impantanato in una guerra infinita che somiglia sempre di più a un Vietnam. Nel suo doppio show, da grande incassatore, Bibi ieri non ha toccato il tasto. Ma s’è dilungato nel negare ai palestinesi il diritto a uno Stato, tema caro agli ultrà: «È una cosa che fa paura agli israeliani — ha detto —. Prima della guerra, un terzo era favorevole. Ma ora tutto è cambiato. Non commetteremo un suicidio nazionale solo per ottenere sui media un buon editoriale di due minuti». Basterà evitare il suicidio politico, per tirare a campare?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

11 agosto 2025 ( modifica il 11 agosto 2025 | 09:18)

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