Jannik ha ripreso da Wimbledon: solidità, struttura e servizio in crescita. Ma la differenza con altri, al pari di Roger, è guardare in prospettiva e non al presente, calibrando gli impegni per essere sempre al top 

Come se fosse passato appena un giorno, e non quattro settimane. Jannik Sinner è tornato in campo a Cincinnati per la prima volta dopo la storica vittoria a Wimbledon e il tempo è sembrato essersi fermato a quel pomeriggio londinese. Una prestazione mostruosa, favorita dalle caratteristiche dell’avversario, il colombiano Galan, troppo tenero per contrastare la potenza e il ritmo del numero uno del mondo, ma che conferma lo stato di grazia del più forte giocatore del circuito. Oggi lo attende un rivale dalla caratteristiche completamente opposte, il canadese Diallo, fenomenale battitore dall’alto dei suoi 203 centimetri, ma la sensazione è che questo Sinner sia sempre più inavvicinabile per tutti tranne che per Alcaraz e che il divario tra i due e il resto della concorrenza sia destinato ad ampliarsi.