Il mese di agosto, da sempre legato all’immagine poetica delle “lacrime di San Lorenzo”, si prepara a offrire un calendario celeste particolarmente denso e suggestivo.
Oltre all’atteso sciame meteorico delle Perseidi, infatti, il cielo italiano sarà teatro di fenomeni insoliti, con una Luna protagonista di cinque fasi e un Venere davvero luminoso che brillerà nelle prime ore del mattino: si tratta di eventi che promettono notti indimenticabili per appassionati e semplici curiosi.
Le Perseidi, il ritorno dello sciame più famoso
Il cuore dell’estate coincide, da secoli, con l’osservazione delle Perseidi, lo sciame meteorico più celebre e amato, conosciuto come le “stelle cadenti di agosto”. Quest’anno, però, la loro visibilità iniziale sarà parzialmente compromessa dalla luce della Luna piena, che ha raggiunto il culmine il 9 agosto. Nelle prime notti di attività delle meteore, dunque, il bagliore lunare ridurrà la possibilità di cogliere le scie più deboli.
La situazione cambierà nei giorni successivi. Man mano che il nostro satellite sorgerà sempre più tardi, il cielo tornerà a farsi più scuro, con le condizioni ideali per osservare il picco di attività delle Perseidi. Gli esperti indicano nella notte tra il 12 e il 13 agosto il momento migliore per tentare l’avvistamento del maggior numero di meteore, quando il flusso di particelle provenienti dalla cometa Swift-Tuttle raggiungerà la massima intensità.
Una Luna da record, cinque fasi in un mese
Tra le particolarità di questo agosto spicca un fenomeno raro: la presenza di cinque fasi lunari invece delle consuete quattro. Si inizia il 1° agosto con la fase di Primo Quarto e si terminerà il 31, ancora con un Primo Quarto. Un evento poco frequente, dovuto alla particolare distribuzione temporale del ciclo sinodico della Luna, che in questo caso rientra all’interno dello stesso mese.
Questo “bis” di Primo Quarto si accompagna alle altre tappe tradizionali (Luna piena, Ultimo Quarto e Luna nuova) che scandiscono un mese in cui il nostro satellite naturale sarà protagonista tanto quanto le meteore. Una curiosità astronomica che non ha effetti particolari sulla vita terrestre, ma che rappresenta un’ulteriore occasione di osservazione.
Venere, la regina dell’alba
Se la notte sarà dominata dalle meteore e dalla Luna, le prime ore del mattino vedranno trionfare Venere. Il pianeta, spesso chiamato “Stella del mattino”, offrirà ad agosto il periodo di visibilità più lungo del 2025, sorgendo quasi tre ore prima del Sole. La sua luminosità intensa lo renderà facilmente riconoscibile a occhio nudo, anche per chi non ha esperienza di osservazione astronomica.
Il momento clou per gli amanti delle albe sarà la congiunzione stretta tra Venere e Giove, prevista per il 12 agosto nella costellazione dei Gemelli. I due pianeti più brillanti del cielo si avvicineranno in un abbraccio visivo spettacolare, con una scena di grande impatto estetico.
Il quintetto celeste del 20 agosto
Un’ulteriore sorpresa è attesa il 20 agosto, quando l’orizzonte orientale si animerà di un “quintetto” di astri. Al centro della scena brillerà la sottile falce della Luna calante, affiancata a sinistra dalle gemme gemellari Castore e Polluce e, a destra, da Giove e Venere, ormai distanziatisi dopo l’incontro del giorno 12. Sarà un momento di rara bellezza, in cui pianeti, stelle e Luna disegneranno un quadro perfetto, visibile alle prime luci dell’alba.