Cosa deciderà la Red Bull?
La permanenza di Max Verstappen nel 2026 per la Red Bull è una pietra angolare a cui aggrapparsi in un momento molto delicato per la scuderia di Milton Keynes in seguito alla ‘fuga’ di Rob Marshall, Adrian Newey, Jonathan Weathley e dopo il licenziamento di Christian Horner.
La fucina di talenti di Helmut Marko di recente non ha prodotto ‘nuovi Verstappen’ e Arvid Lindblad, pilota sul quale la Red Bull è pronta a puntare tantissimo, non sta brillando particolarmente in F2. Dopo un inizio incoraggiante nelle ultime gare Lindblad non è riuscito a rimanere agganciato al ‘treno’ della vetta della classifica (anche se la squalifica dalla Feature Race di Spa non ha certo favorito le ambizioni del classe 2007).
Secondo Juan Pablo Montoya, che segue molto da vicino la F2 dato che è la categoria nella quale è impegnato il figlio Sebastian, Lindblad non è ancora pronto per la F1: “Secondo me Lindblad non è pronto per la F1, e a quel punto dovranno decidere chi escludere dalla Racing Bulls – ha dichiarato Montoya raggiunto dall’edizione colombiana della testata AS – Tsunoda o Lawson? Hadjar credo che verrà promosso in Red Bull, e comunque il 2026 per le due squadre della Red Bull potrebbe rivelarsi molto complicato dato che debutteranno in qualità di motoristi, un aspetto che non renderà di certo le cose semplici a Lindblad”.
Nelle ultime gare tra Lawson, Hadjar e Tsunoda quello che si è comportato meglio è stato proprio Lawson, retrocesso in Racing Bulls dopo appena due gare in Red Bull. Nella seconda metà di stagione Hadjar dovrà ‘difendere’ la candidatura in Red Bull e Lindblad ha ancora quattro gare in F2 per invertire il trend degli ultimi appuntamenti anche se la sua promozione non sembra in discussione anche perché dal prossimo anno non essendo più Red Bull una realtà legata a Honda non ci saranno più vincoli che terranno Tsunoda in F1 su una vettura sponsorizzata dal brand di bibite energetiche.