È stato più faticoso del previsto il debutto di Carlos Alcaraz al Masters 1000 di Cincinnati. Lo spagnolo, al ritorno in campo dopo la finale di Wimbledon persa con Sinner, ha impiegato un’ora e 41 minuti per battere Damir Dzumhur con il punteggio di 6-1, 2-6, 6-3. Un’altra partita tra alti e bassi per Alcaraz, che dopo il primo set, chiuso in appena mezz’ora, sembrava in totale controllo. Ancora una volta, però, il murciano ha pagato i cali di concentrazione e i tanti errori. Ben 44 gratuiti nel match, a fronte di soli 21 vincenti. Come spesso accade, Alcaraz è stato bravo a ritrovarsi nel terzo set, aiutato anche da Dzumhur che nel finale – dopo aver espresso un buon tennis nel secondo – ha commesso qualche errore di troppo. Martedì, Carlitos affronterà il serbo Hamad Medjedovic, n. 72 del ranking, che ha sconfitto 6-4, 7-6 l’olandese Tallon Griekspoor.

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Zverev e Shelton al 3° turno, fuori Medvedev

Nella notte italiana non sono mancate le sorprese: l’australiano Alex De Minaur (n.6 in tabellone) si è dovuto arrendere 6-7, 4-6 al gigante statunitense Reilly Opelka; crisi senza fine per il russo Daniil Medvedev (n. 15), vincitore del torneo nel 2019, rimontato dall’aussie Adam Walton (n.85) con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-1. Nessun problema, invece, per Alexander Zverev (n.3 del mondo), opposto al californiano Nishesh Basavareddy: al 3° turno il tedesco troverà Brandon Nakashima. Avanti anche Ben Shelton (n.5) e Andrej Rublev (n.9) che hanno avuto la meglio su Ugo Carabelli (costretto al ritiro) e Learner Tien.