Si inizia a fare sul serio per quel che riguarda l’attesissimo Masters 1000 di Cincinnati e il torneo sul cemento dell’Ohio sta subito iniziando a regalare spunti di interessi a pioggia. Di questo e molto altro si è parlato nel corso della puntata odierna di Tennismania in onda sul canale Youtube di OA Sport.

Massimiliano Ambesi, giornata di Eurosport, ha dato il via alla sua analisi dalle sconfitte degli italiani di ieri: “Cobolli e Musetti hanno chiuso in largo anticipo il loro torneo, peccato. Per il romano diciamo che le dinamiche della sua sconfitta sono state simili a quanto visto a Toronto. Michelsen è probabilmente superiore a Bonzi che invece ha eliminato il toscano. In questa stagione Musetti sta confermando un trend evidente. Ha giocato 15 partite su superfici diverse dalla terra ed il suo record parla di  7 vittorie e 8 sconfitte. Per il resto ha fatto due volte terzo turno agli Australian Open e Miami. Ora perde 4 delle ultime 5 giocate e ogni riflessione deve partire da qui. Su terra centra semifinali e finali, sul resto no. A questo punto il discorso legato alle ATP Finals si fa complicato. Posso dire che ora sia una delle riserve. Con il ko di ieri, inoltre, non sarà tra le 8 teste di serie degli US Open e agli ottavi si troverà di fronte uno tra i migliori. Deve trovare di nuovo fiducia, certezze e automatismi”.

Un percorso che andrà anche dopo New York: “Cosa farei io? Dopo Flushing Meadows eviterei Pechino, quindi proverei Tokyo. Lo scorso anno in quel periodo giocò anche a Chengdu in Cina. La corsa a Torino è dura. Va detto, però, che chi lo segue nella Race non è favorito. Com’è preventivabile il grosso dei punti lo faranno Sinner, Alcaraz e i migliori della classifica, andando a scapito di chi rincorre”. 

Si torna sul cemento dell’Ohio: “L’Italia ha già salutato Bellucci, Cobolli, Arnaldi e Musetti. Nardi se la vedrò contro Shapovalov e Darderi contro Comesana, sperando in 4 italiani al terzo turno, non certo una abitudine. Arnaldi ora si trova fuori dalle prime 60 posizioni quando era quasi 30. Un momento non facile, ma ha l’età per riprendersi e crescere tanto”. 

Jannik Sinner, invece, ha iniziato con il piede giusto il suo torneo: “Un match senza patemi, sono curioso di capire se davvero i nuovi campi sono più lenti perché, per quanto visto, l’altoatesino non ha avuto grossi dubbi. Ora se la vedrà contro Diallo poi eventualmente Paul. Sonego, invece, giocherà contro Fritz che ha già battuto, ma sulla terra. Hanno tanti precedenti, otto, ma l’americano è cresciuto tanto”. 

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