Dopo Jorge Lorenzo, Fabio Quartararo e molti altri l’ultimo ospite di Mig Babol è stato Enea Bastianini. Migno ha intervistato il pilota KTM ripercorrendo tutta la sua carriera, dal rapporto con Fausto Gresini a quello con Carlo Pernat fino al periodo in Ducati e al passaggio in KTM.
Ecco alcuni passaggi interessanti.
Sulla KTM…
“Devo dire che all’inizio il primo impatto sulla KTM era stato un po’ un po’ difficile e avevo fatto fatica, soprattutto a livello di ergonomia, ad adattarmi. Ergonomicamente parlando è una moto molto diversa, quindi ancora oggi non sono al 100% e credo che nell’arco dell’anno arriveranno delle novità e mi aiuteranno su questo aspetto. Però è una moto divertente e quando ci riesci a spingere riesci a spingere davvero, riesci ad andar forte”
Ancora…
“Sulla sella la KTM è molto molto larga, soprattutto dove appoggio, quindi quando io mi sporgo dalla moto faccio proprio fatica a tenere il piede sulla pedana e questa è una cosa che mi sto portando dietro da inizio stagione, non succede ai piloti che sono un po’ un po’ più alti, capito, è proprio al momento una mia problematica”
Sulla scelta di Marquez e sull’addio a Ducati…
“La mia speranza di rimanere in Ducati si è spenta a Le Mans, purtroppo in qualifica sono rimasto senza benzina, stavo venendo su con due caschi rossi, sarei potuto partire davanti e invece sono dovuto partire in fondo e la gara è andata un po’ così, anche se avevo un bel ritmo per potermi giocare la vittoria. Quelle erano gare decisive per la scelta della Ducati, poi è arrivata la decisione di Gigi di prendere Marc. Non dico nessuno, ma in pochi se l’aspettavano, no? Perché comunque Jorge stava facendo una una stagione incredibile, era sempre davanti, lì per lì poteva sembrare una scelta molto strana da parte da parte di Gigi, ovviamente al giorno d’oggi non puoi dirgli niente perché Marc sta andando fortissimo”
Sui rapporti con Ducati…
“Da parte mia non c’è stato nulla, da parte loro neanche. Ci siamo lasciati molto bene. Il rapporto è proseguito tranquillamente senza nessun problema e abbiamo finito la stagione nel migliore dei modi”
Quando hai saputo che avevano preso Marquez?
“A me l’hanno comunicato al Mugello. Ovviamente io lo sapevo, ero venuto già a sapere per via traverse, però al Mugello ne ho avuto la conferma.
Sulla carriera da tuffatore…
“Ero un agonista. Andavo a nuotare nella piscina di Riccione, mentre nuotavo vedevo che nella piscina di fianco facevano questi tuffi, mi incuriosiva ‘sta cosa. Ero piccolo, avevo 7 anni più o meno, ero abbastanza piccolo. Niente, un giorno così, mi sono buttato nell’altra piscina, ho provato a fare un tuffo, mia mamma da fuori m’ha preso, “cosa fai?” Poi ho incontrato l’istruttrice di tuffi, credo che ancora sia lì, hanno parlato e “dai, fallo provare.” Mi ricordo che la prima volta che sono andato a tuffi mi sono presentato con la cuffia gli occhialini, invece i tuffi si faceva senza cuffie, senza occhialini e niente. È partita come un gioco poi però piano piano aumentavo, si chiama coefficiente di difficoltà, aumentavo sempre di più il mio grado e ho provato a fare una gara e ho fatto secondo. Dopo sono andato avanti sempre un po’ di più, fino a che mi si è presentata l’occasione: “Guarda, vorremmo tuo figlio – questo dissero a mia mamma -, al Coni perché lo vorremmo tirare su per portarlo alle Olimpiadi, quindi dovrebbe venire a Roma, trasferirsi”. E quando mi han detto così ho detto voglio correre in moto. Quella volta mi ero arrabbiato con mio babbo perché mi aveva portato a fare la gara di tuffi, mentre invece ho scoperto che c’era la gara di regionale di minimoto ed ero primo in classifica e non m’ha portato per fare sta gara di tuffi”
Forse non tutti sanno che Enea Bastianini è anche un noto pescatore o sbaglio? Ha chiesto Migno…
“Ho una grande passione per la pesca, ero un noto pescatore perché comunque il tempo è sempre meno, quindi ho sempre meno tempo per per andare a pescare, divertirmi, però è sempre stata una delle mie grandi passioni che porterò dietro sempre. A partire dal carpfishing, io sono partito da lì, è sempre stata, diciamo, la mia pesca di riferimento. Poi dei miei amici mi hanno portato in mare, quindi ho iniziato a fare pesca in mare. Molto bella fino a che non becchi delle onde discrete che dopo ti si stringe un po’…”
Cosa ti piace della pesca?
“Una delle cose che mi piace più fare è ritagliarmi del tempo per stare da solo, neanche pensare, stare da solo e basta. Per me la pesca è una sorta di distrazione da tutto ciò che ho esternamente. Quando me lo potevo permettere, quindi in Moto3 e Moto2 c’erano un po’ meno impegni, prendevo il mio camion o prendevo comunque il camper e andavo a pescare da solo per giorni, facevo 3-4 giorni fuori, a volte da solo, a volte con un mio amico, comunque sia, bellissimo, mi piaceva ritagliarmi questo spazio. Ad oggi non lo puoi fare perché con la MotoGP ti devi allenare tutti i giorni, non c’è un giorno che puoi saltare, sennò purtroppo ti passano sopra. Sicuramente in un lontano lontano futuro, quando smetterò di correre, è una cosa che mi piacerebbe tornare a fare”