Definita l’entità del contingente italiano che parteciperà ai Mondiali di Kigali 2025. Visti gli importanti costi previsti per la trasferta iridata africana, anche la Federazione Ciclistica Italiana, così come fatto da altre federazioni negli scorsi mesi, ha optato per una spedizione un po’ più ridotta rispetto a quella che potrebbe portare per regolamento, decidendo in ogni caso di essere presente in tutte le categorie e discipline. In una riunione tenutasi stamani tra il team manager Roberto Amadio e i CT Marco Villa, Marco Velo, Marino Amadori, Edoardo Salvoldi e Mario Scirea si è quindi stabilito che saranno cinque (con la possibilità comunque di aggiungerne un 6°) i convocati per la categoria uomini élite, contro gli otto ai quali l’Italia avrebbe diritto.

Per le donne élite, invece la Federazione ha previsto la presenza di sei atlete (sette il massimo consentito), due in più comunque rispetto a quanto inizialmente preventivato. Quattro saranno i convocati per la categoria Under-23 uomini e una quella per la nuova gara Under-23 donne, mentre gli Juniores, sia uomini che donne, avranno tre corridori (in tutte queste categorie il massimo di corridori convocabili è cinque). Non ci saranno invece convocazioni a parte per le cronometro, che dunque vedranno in azione corridori che parteciperanno anche alle prove in linea.

I mondiali presentano caratteristiche tecniche simili per quanto riguarda prove in linea e a cronometro – ha dichiarato il team manager Amadio – È stato pertanto deciso il possibile doppio impiego per i convocati. Nonostante le difficoltà legate alla trasferta in Africa, la Federazione ritiene fondamentale onorare l’appuntamento nel rispetto della nostra tradizione, degli atleti, delle società e tenuto conto delle nostre effettive possibilità di successo”.

Nella riunione si è parlato anche degli Europei Drôme-Ardéche, in programma la settimana successiva rispetto ai Mondiali: “L’appuntamento continentale presenta cronometro per specialisti e prove in linea per passisti scalatori – ha sottolineato Amadio – Sarà difficile immaginare un doppio impiego e ci regoleremo di conseguenza. L’appuntamento in Francia, subito dopo una trasferta come quella in Rwanda, solleva diversi problemi organizzativi che la Federazione sta risolvendo senza per questo rinunciare ad alcuna opportunità“.