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Nella notte fra domenica e lunedì quattro reattori nucleari della centrale di Gravelines, nel nord della Francia, si sono spenti automaticamente perché un gruppo di meduse ha intasato i loro sistemi di filtraggio dell’acqua di raffreddamento. Dato che gli altri due reattori erano già stati spenti per una manutenzione ordinaria, l’intera centrale si è fermata. In questo momento non c’è alcun rischio particolare di incidenti.

Quella di Gravelines è una delle più grandi centrali nucleari della Francia e si trova fra Calais e Dunkerque. Affaccia sul mare del Nord e i suoi reattori vengono raffreddati attraverso un sistema che pompa acqua da un canale collegato al mare. EDF, l’azienda statale che gestisce la centrale di Gravelines, ha detto che il banco di meduse entrato nel sistema di filtraggio dell’acqua era «enorme» e «imprevedibile» e che presto la centrale tornerà a funzionare.

Negli ultimi anni le temperature delle acque del mare del Nord stanno aumentando per via del generale aumento delle temperature causato dal riscaldamento globale, e questo sta causando una proliferazione delle meduse, che si riproducono più velocemente nelle acque più calde. Anche per questo motivo le meduse si avvicinano alle coste, dove la temperatura dell’acqua è solitamente più calda che al largo, ed è già capitato che questo causasse lo spegnimento di alcuni reattori nucleari.

Era per esempio successo nel 2011 alla centrale nucleare di Torness, nel Regno Unito, che era rimasta chiusa diversi giorni per via di alcuni banchi di meduse che erano entrati nei sistemi di filtraggio dell’acqua di raffreddamento. In altri casi la stessa cosa è successa per l’entrata di pesci, alghe o altri organismi marini: nel 2021 due reattori nucleari in Corea del Sud si erano spenti a causa dell’ingresso nei loro sistemi di filtraggio di diversi banchi di salpe (Salpida), un tipo di plancton.

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