Hale è intervenuto dopo la contemporanea assenza dei primi due giocatori del mondo: “Stiamo parlando con loro per garantirci la loro presenza in futuro”. Il prossimo anno si giocherà a Montreal

Lorenzo Topello

11 agosto – 19:02 – MILANO

A Toronto ha vinto Ben Shelton, per la prima volta campione in un Masters 1000. L’esplosione dell’americano è stata anche certamente favorita dall’assenza di diversi nomi top nel tabellone: non solo Draper e Djokovic, ma soprattutto i primi due del mondo. Gente come Sinner e Alcaraz, presenti a Cincinnati nel secondo 1000 estivo in Nord America ma assenti la scorsa settimana in Canada. Qualcosa che a Karl Hale, direttore del torneo di Toronto, non è andato propriamente giù: “Jannik e Carlos dovrebbero guardare al nostro tour, l’Atp, e impegnarsi a giocare i tornei più importanti”. 

calendario lungo—  

Una bacchettata arrivata a margine dell’intervista al podcast di John Isner, Nothing Major, in cui Karl Hale ha manifestato disapprovazione prima di tutto nei confronti del calendario tennistico: “Per me è un problema, è troppo lungo. Ci sono troppi tornei, in particolare da 250 e 500 punti. Ora poi arriverà anche l’evento in Arabia Saudita…”. Ovvero il Six Kings Slam di Riad, il ricchissimo torneo di ottobre che non mette in palio punti Atp ma garantisce compensi milionari a chi lo porta a casa. L’anno scorso ci è riuscito proprio Sinner, al termine (tanto per cambiare) di una finale con Alcaraz. 

presenti a montreal—  

Karl Hale, comunque, rimane fiducioso sulla partecipazione dei due giocatori più forti al mondo per l’anno prossimo. Anche se il Masters 1000 canadese, rispettando l’alternanza fra anni pari e dispari, non si giocherà a Toronto ma a Montreal: “Stiamo parlando con loro per assicurarci che in futuro partecipino al nostro evento. L’anno prossimo, poi, trascorreranno non due ma ben tre settimane fra Wimbledon e il 1000 canadese: sarà un passaggio meno serrato fra un torneo e l’altro. Del resto stavamo trattando con loro anche quest’anno, quando si sono ritirati. Abbiamo parlato con entrambi per diversi giorni chiudendo: ‘Ok, siamo qui. Nel 2026 sarete a Montreal, assicuratevi di partecipare a quel torneo’. E sono molto fiducioso che ciò avverrà. Non credo sarà un problema, grazie anche a ciò che stiamo facendo nel tour coi bonus e i premi”.