Marc Marquez e Pecco Bagnaia si sono allenati con due Ducati Panigale V4S al Balaton Park in vista del weekend di gara ungherese. Sui social girano alcuni onboard dove spuntano dei tempi: in quanto hanno girato?

7 agosto 2025

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Alcune premesse

Sappiamo perfettamente che non è un confronto ad armi pari: condizioni diverse e soprattutto moto molto, molto differenti. È curioso però sottolineare ancora quanto i piloti di oggi siano veloci anche con moto di serie e, di conseguenza, quanto sia alto il livello delle Superbike stock prodotte oggi dalle Case.

Le moto utilizzate da Pecco e Marc sono delle Panigale V4S a cui, a colpo d’occhio, si nota che sono state rimosse le sospensioni elettroniche. Montato poi lo scarico completo Akrapovic, che insieme alla mappa porta la potenza massima a 228 CV. Ciliegina sulla torta un set di gomme slick.

Non sappiamo se internamente le moto abbiano particolari modifiche ma, da quello che si vede, sono tutte modifiche “accolte” dalla Panigale V4S di serie. Niente stravolgimenti per le training bike dei due Campioni.

Ecco l’onboard di Marc Marquez. Oltre a rubare qualche informazione su alcuni settaggi elettronici utilizzati da Marc, al termine del giro lanciato, sulla dashboard spunta un 1’42.49 con 3 decimi di ritardo sul best lap della sessione che – verosimilmente – potrebbe essere stato di 1’42.09.

Sul web sono spuntati anche altri crono, Motorsport.com apprende che Marc ha girato 1’41.5.

Veniamo all’onboard di Pecco Bagnaia. Qui non sappiamo il tempo esatto del giro lanciato poiché il reel si interrompe poco prima; tuttavia giusto all’inizio del video si può notare il crono dell’ultimo passaggio. La dashboard indica 1’41.90 e anche qui – se volete – potete prendere spunto dai settaggi elettronici di Pecco.

Il miglior tempo tuttavia è stato proprio Bagnaia ad annunciarlo con un post su Instagram: 1’41.468

Il confronto con la SBK

Sicuramente tempi impressionanti e molto vicini quelli dei due Campioni. Cosa succede però se li mettiamo a confronto con i crono dei piloti della Superbike?

La Classe regina delle derivate ha corso al Balaton Park a fine luglio. Il giro veloce è stato quello della Pole di Toprak, con un 1’38.357. Considerando il best lap di Pecco, tra il Turco e l’italiano, corrono poco più di due secondi. Ottima la prestazione di Toprak e altrettanto stupefacente quella di Pecco.

Se contiamo il tempo secco, virtualmente, Bagnaia si sarebbe piazzato penultimo in qualifica contro le SBK al Balaton. C’è anche da dire che tutti i piloti della SBK sono racchiusi in qualcosa tipo 3 secondi, dal primo all’ultimo. Il distacco da Bulega, Ducati, (sempre considerando i tempi della Superpole al Balaton) sarebbe di circa 1 secondino e mezzo. Pazzesco.

Un qualcosa di simile è successo al Dunlop CIV durante la seconda tappa di Misano. Quest’anno la griglia della SBK si arricchisce con la Production Bike, una categoria che punta a contenere i costi mostrando quello che sono capaci di fare le Superbike nella mani giuste. Le preparazioni sono minime, con moto molto e sottilineo, molto, vicine a quelle di serie. In questo contesto, durante Gara1 della SBK/Production Bike, Lorenzo Baldassarri (Ducati) è salito sul secondo gradino del podio della classifica assoluta. Davanti Alessandro Delbianco, con una SBK, e dietro Nicholas Spinelli, con una RSV4 SBK.

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Questo per dimostrare quanto ancora sia importante il talento insieme al famoso “manico” del pilota e poi per far luce su quanto siano performanti le moto di serie oggi. Anni di sviluppo dell’elettronica, piccoli aggiornamenti, grandi rivoluzioni e know how preso in prestito dalle corse.

E se questa sarà la direzione futura non possiamo che esserne contenti!

MotoGP 2025. Marc Marquez e Pecco Bagnaia si allenano al Balaton Park con le Panigale V4 S