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La denuncia arriva a sorpresa. C’è un nuovo problema per le auto elettriche. Ecco cosa sta succedendo.
Non c’è pace per le auto elettriche malgrado si continui a sostenere la loro crucialità per il futuro. Ad oggi il loro difetto principale risiede nella scarsa autonomia e nel tempo necessario per effettuare la ricarica, a cui va aggiunta la dipendenza dalla Cina per quanto riguarda la produzione delle batterie stesse. Per questo sempre più costruttori si stanno dando da fare per trovare delle alternative.
Auto elettriche, c’è un nuovo problema: la denuncia stavolta arriva dall’interno – Reportmotori.it
Ebbene, la brutta notizia riguarda una scoperta che è stata fatta da un’azienda proprio del Paese del Dragone e che potrebbe finire per rallentare il processo risolutivo trattandosi di un problema non indifferente. Notoriamente, ad oggi, la quasi totalità degli EV è alimentata da accumulatori agli ioni di litio che, pur essendo costosi e pesanti, rappresentano la tecnologia più immediata da ottenere.
Scatta l’allarme per le batterie allo stato solido, sono un rischio
Come detto, molte Case, a partire da Volkswagen, si sono messe al tavolo per individuare un modo differente per far funzionare le auto a zero emissioni e le batterie allo stato solido sono state l’intuizione principale. Stando a quanto emerso dagli studi, queste porterebbero numerosi benefici tra cui una durata maggiore, un costo più contenuto e un peso minore del veicolo stesso.
Eppure qualcosa non va. Interrogato sull’argomento il fondatore e presidente della CATL Robin Zeng, principale costruttore di accumulatori, ha dapprima sostenuto che prima di vedere la produzione su larga scala bisognerà attendere parecchi anni, e quindi che ancora il perfezionamento è bel lontano da essere concluso.
Le prestazioni non sarebbero ancora regolari e la sicurezza non del tutto garantita. Una strada valida per ottenere entrambe sarebbe l’utilizzo del litio metallico puro all’interno dell’anodo, ma anche in questo caso ci sono delle criticità, come ad esempio la sensibilità all’umidità specialmente in presenza di danni fisici al dispositivo.
Scatta l’allarme per le batterie allo stato solido, sono un rischio – Reportmotori.it
A differenza di altri brand, convinti di proseguire sulla via delle batterie solide come Toyota, CATL ha dunque deciso di guardare altrove, prediligendo soluzioni più affidabili e già mature come le semisolide o quelle al sodio in grado di garantire fino al doppio della densità energetica delle attuali celle, questo almeno fino a quando per l’opzione più ricercata e ambita non si troverà una quadra.