di
Mauro Pigozzo

Le punte metalliche disseminate sui tornanti che ogni anno attirano migliaia di appassionati del pedale da tutto il mondo. «Ora basta, così si rischia di farsi molto male. A chi diamo fastidio?»

Lungo i tornanti del Monte Grappa puntine sparse sull’asfalto stanno trasformando la salita in un vero e proprio calvario per i ciclisti: ruote forate, gite rovinate e un clima di tensione crescente. Nel weekend è stata segnalata almeno una decina di casi, con molti ciclisti costretti a interrompere la salita e a fermarsi per aggiustare la ruota.
«Abbiamo registrato un boom di presenze negli ultimi tempi, la stagione stava andando bene e ci dispiace davvero per quanto è accaduto negli ultimi giorni», denuncia Massimo Santarelli, titolare del «Via Roma Bike Rental», azienda che noleggia biciclette per gli appassionati. «Conosco personalmente alcuni dei ciclisti che si sono visti fermare da puntine di quelle che si usano nelle tappezzerie. Non capiamo a chi possano dar fastidio, è un atteggiamento pericoloso: se per caso fori in discesa rischi di farti veramente male».

Dall’Australia agli Stati Uniti per scalare il Grappa

Un problema che coinvolge molti. Infatti, il Monte Grappa, meta ambita per migliaia di appassionati ogni anno, è diventato anche simbolo del cicloturismo. Un esempio? Il «Brevetto del Grappa», che consiste nel completare le dieci ascese più impegnative fino alla cima, è stato conquistato da migliaia persone. Inoltre, negli ultimi dieci anni, il Monte Grappa Bike Day — evento che chiude temporaneamente il traffico per permettere la scalata collettiva — ha coinvolto oltre settantamila ciclisti provenienti da tutto il mondo.
C’è stato un boom della moda di «fare il Grappa» in particolare negli ultimi due anni grazie all’impatto mediatico ed emotivo del Giro d’Italia. Ci sono ciclisti che arrivano dall’Australia e dagli Stati Uniti per calcare le loro pedivelle e raggiungere il sacrario, ai noleggi di bici in molti arrivano da Venezia in giornata per tentare l’impresa.



















































«Non ci fidiamo più delle strade»

Ricordiamo che nella Marca Trevigiana, le due ruote sono di moda. Treviso è la seconda provincia veneta nella filiera della bicicletta, in particolare con le imprese artigiane. Nel corso degli anni, il Monte Grappa ha così consolidato la sua fama. Nonostante ciò, il proliferare di questi atti vandalici rischia di compromettere non solo la sicurezza dei ciclisti, ma anche l’immagine di questo territorio, che è Riserva della Biosfera Mab Unesco.
Per contrastare il fenomeno, gli amministratori dell’area hanno invitato la cittadinanza a segnalare sempre gli incidenti alle autorità competenti. «Servirebbe fare un po’ di pulizia sulle strade per evitare che questi fatti si ripetano», conclude Santarelli. «Noi che noleggiamo bici non ci fidiamo più di mandare i nostri clienti verso la strada di General Giardino, le puntine sono state trovate dopo il Puppolo, la zona da dove decollano i deltaplani e i parapendii. Questa situazione deve finire».


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11 agosto 2025