È da due o tre giorni che leggo ovunque titoli e commenti indignati su Fedez che prenderà centomila euro per cantare alla sagra dello stoccafisso a Cittanova. Già la cifra fa scattare l’idea dello scandalo, dell’artista strapagato a spese dei cittadini, dei soldi pubblici dilapidati per un’ora di concerto e qualche selfie. Il punto è che non ho capito il problema.

Insomma, tanto per fare chiarezza: non c’è un centesimo di denaro pubblico, i soldi li mette lo sponsor privato Stocco & Stocco che da anni finanzia la festa e in passato ha portato Nomadi, Tiziano Ferro agli esordi, Cesare Cremonini prima che diventasse il Cesare Cremonini delle arene (e comprasse la canottiera di Freddie Mercury per 150mila euro, ecco, questo per me è un problema, perché la volevo io), quindi? Se un’azienda decide di investire in pubblicità portando un nome famoso per attirare gente, visibilità e articoli indignati (e perfino questo mio articolo per difenderlo) non c’è nessuna rapina alla collettività, semmai un’operazione di marketing ben riuscita, e se domani volessero pagare un miliardo Sfera Ebbasta o Tony Effe sarebbe lo stesso discorso, affari loro, non un dramma sociale.

Le cosiddette “richieste assurde” di Fedez, poi, mi fanno ridere. Uno legge “richieste assurde” e pensa ai camerini con cuccioli di gattini bianchi e venti umidificatori accesi di Mariah Carrey, ai camerini rivestiti di velluto nero di Prince, oppure, che so, l’acqua servita all’esatta temperatura corporea di Beyoncé. Invece: vino bianco senza solfiti e carne e verdura bio, tipo la lista della spesa di un influencer che legge le etichette al supermercato più che il capriccio di una star, hai detto che eccentricità.

Comunque sia, centomila euro! Basta la cifra per innescare l’indignazione, come se ogni volta che un privato spende cifre importanti per promuoversi ci fosse in automatico un danno per la comunità (casomai è il contrario). Qui il Comune si limita a organizzare e rendicontare le spese logistiche, che lo sponsor coprirà, e tutto finisce nei bilanci pubblici in totale trasparenza, dov’è ‘sto scandalo? Per me lo scandalo è questa voglia di trasformare qualsiasi cosa in un caso nazionale, bisogno proprio non avere altro a cui pensare.

Alla fine confondiamo quello che non ci piace con quello che non si dovrebbe fare, e io posso anche non ascoltare mai una canzone di Fedez, posso trovarlo insopportabile o sopravvalutato, però se un’azienda decide di pagarlo per cantare in una piazza gremita non vedo il problema, non mi toglie nulla, non riduce fondi a scuole o ospedali, non drena risorse pubbliche, è semplicemente un accordo tra privati, e quindi sì, centomila euro, anche il doppio, che me ne frega? Se glieli danno buon per lui e per Cittanova, che per una sera sarà al centro dell’attenzione di tutta Italia senza aver speso un euro dei suoi cittadini (anzi, facendo parlare della

sagra molto più di quanto sarebbe costato qualsiasi spot televisivo). Fossi in voi lo ringrazierei, Fedez, il quale senza neppure volerlo vi ha regalato una polemica gratis che, per i miei gusti, vale più del concerto stesso.