di
Antonella Gasparini
Alle 3 è stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco a 100 metri dalla riva nel tratto di mare poco distante da dove era scomparso
Ritrovato senza vita il corpo del piccolo Carlo Panizzo. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato la salma intorno alle 3 di martedì 12 agosto, a cento metri dalla battigia poco distante da dove era scomparso verso le 16 di lunedì: era vicino ai frangiflutti, alla profondità di due metri. Decisivo l’impiego di un sonar in grado di rilevare elementi e tracce sui fondali.
Le ricerche e i bagnanti coinvolti
La sala operativa della guardia costiera era stata allertata per la scomparsa in acqua del bambino (6 anni) di Roncade (Treviso), denunciata dalla madre a Ca’ Pasquali, sul litorale di Cavallino-Treporti (Venezia). A seguito della richiesta di aiuto la guardia costiera ha inviato sul posto una motovedetta, la Cp833, di due gommoni, Gc187 e Gc111 e pattuglie via terra da Venezia e Jesolo. Nelle ricerche sono stati impiegati anche due elicotteri dei vigili del fuoco e della polizia.
Alle attività hanno collaborato i sommozzatori e un mezzo nautico del 115 e gli assistenti bagnanti che lavorano sul litorale oltre a diversi turisti. In serata nell’area di ricerca è giunto anche un aereo “Manta” ATR-42 della guardia costiera, decollato da Pescara, dotato di sofisticati sistemi di telerilevamento notturno. Le attività di ricerca sono andate avanti nella notte e hanno messo fine alle speranze di ritrovare vivo il bambino prima dell’alba.
L’ultimo avvistamento
Di Carlo si erano perse le tracce a metà pomeriggio quando l’allarme della mamma, che era con lui a Ca’ Pasquali tra il Villaggio San Paolo e il camping Vela Blu, ha allertato le squadre di ricerca via terra e via mare. Una catena umana è stata formata dai bagnanti stretti per mano. Quando è scomparso Carlo stava facendo il bagno: la donna l’ha perso di vista per qualche istante e di lui non si sono più avute notizie. I primi a intervenire sono stati gli assistenti bagnanti delle torrette lungo gli oltre 10 chilometri di arenile con ricerche anche in spiaggia nella speranza che il piccolo si fosse solo perso. C’è chi ha pregato e ha sperato, rimanendo sulla battigia a vegliare il mare fino a tarda sera. Quando è calata la sera e le decine di sorvoli dell’elicottero hanno dato esito negativo, la preoccupazione e la paura hanno preso il posto della speranza fino al triste epilogo.
Il cordoglio
Molte le note di cordoglio per quanto accaduto: «Da papà e da genitore, posso solo immaginare lo strazio, il dolore e il vuoto che stanno provando i genitori in questo momento- scrive Marco Donadel, sindaco di Roncade–
abbiamo sperato con tutto il cuore che il piccolo Carlo fosse stato
fortunato o si fosse in qualche modo messo in salvo. La città di Roncade è una comunità unita, mi auguro che i familiari possano sentire l’abbraccio di tutti i nostri concittadini».
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12 agosto 2025 ( modifica il 12 agosto 2025 | 10:28)
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