Ci sono finali che andrebbero lasciati in pace. Per rispetto della storia, dei personaggi e, soprattutto, dello spettatore. Invece Hollywood — che con l’arte della seconda volta ha un rapporto complicato — ogni tanto decide di riprendere in mano titoli perfetti e di stirarli oltre misura, in nome della nostalgia o di un incasso facile. Il risultato? Sequel che non aggiungono nulla, ma tolgono tanto. Alcuni tradiscono lo spirito dell’originale, altri sembrano scritti in fretta, pensati solo per fare cassa. Tutti hanno una cosa in comune: non dovevano esistere. Ecco i peggiori sequel di sempre:
Sex and the City 2 (2010)
Disponibile su NowTv
New York? Dimenticata. L’ironia? Non c’è. Le protagoniste, in fuga a Abu Dhabi, perdono lo smalto e la credibilità. Il film abbonda di cliché culturali, problemi finti e lusso stanco. Lontano anni luce dall’originale e da noi.
Zoolander 2 (2016)
Disponibile su Prime Video
Quando l’assurdo funziona, fa ridere. Quando diventa forzato, fa tristezza. Zoolander 2 soffre proprio questo: la voglia disperata di replicare la follia del primo film, ma con il fiato corto. Le battute sembrano uscite da una riunione di brainstorming stanca, i personaggi secondari sono macchiette senza energia e l’effetto nostalgia svanisce dopo dieci minuti.
Il ritorno di Mary Poppins (2018)
Disponibile su Disney+