La seconda parte di campionato comincerà con il duello tra Manuel Gonzalez e Aron Canet per il titolo di Moto2, con il pilota Fantic Racing che dopo la caduta di Brno paga 25 punti di ritardo. Intervistato al podcast Fast & Curious, lo spagnolo ha parlato del suo 2025 ma anche del prossimo futuro che lo attende, su cui ha già le idee molto chiare.

Canet pronto alla seconda parte di stagione

Dopo il secondo posto dell’anno scorso Canet sta nuovamente lottando per il titolo con Fantic e ha raccontato: “Questo è l’anno in cui sto lavorando nel modo migliore, essendo più costante, ma il campionato è molto lungo. Devo stare concentrato su me stesso, senza commettere gli stessi errori. Ne ho già commesso uno a Brno dopo un fine settimana complicato. Ora ho fatto un bel reset, ho fatto un bel lavoro a livello mentale e sono pronto”.

Niente MotoGP per Canet: “Lo so dall’anno scorso”

La sua mente è anche più sgombra, sapendo dove correrà il prossimo anno. I suoi piani futuri sono chiari e per quanto non possa ancora annunciarli, ha ammesso: “Non andrò in MotoGP, è difficile da dire. Non spiegherò il motivo, ognuno può farsi la propria opinione. Sono il secondo pilota con più podi in Moto2, ci sono i dati a dirlo, ma non andrò e lo so dall’anno scorso”. Ha quindi avuto tempo di digerire la notizia, per cui ha spiegato: “Non è una cosa che oggi mi toglie il sonno. Assimilarlo non è stato facile. Perché è il sogno di ogni pilota. Ho ottenuto più risultati di altri piloti che sono in MotoGP, ma so che cosa sto per firmare. È stata la decisione sportiva più difficile della mia vita. Ho preso una buona decisione, sono contento”. Quali sono gli aspetti su cui si concentra quando firma un contratto? “Guardo la prospettiva futura. Quando mi ritirerò mi piacerebbe essere manager”.

Canet fa l’analisi sulla stagione di Marc e Alex Marquez e di Pecco Bagnaia

Infine ha dato uno sguardo alla MotoGP, commentando i primi tre piloti del Mondiale: “Marc Marquez è un grande passo davanti agli altri. Alex Marquez è il pilota che più mi ha sorpreso quest’anno, sono molto contento per lui perché è sempre stato molto simpatico con me. E poi c’è Pecco: sta succedendo qualcosa. Questo non è lui, è troppo lontano da Marc e non è normale conoscendo le sue capacità. Non so se è successo qualcosa a livello mentale, di moto o nel team perché non sono dentro”.

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