Il Superbonus 110% resta un’opportunità valida anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 ma in circostanze ben precise.

Come chiarito dall’ultima guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 17 giugno 2025, all’interno del documento “Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025”.

Il documento si compone di una sezione generale e di dodici approfondimenti tematici, tra cui uno dedicato proprio al Superbonus 110%. Qui viene ribadito che per gli interventi su edifici ubicati in Comuni colpiti da eventi sismici, è possibile usufruire della detrazione in misura piena per le spese effettuate fino alla fine del 2025.

L’Agenzia delle Entrate sottolinea come il Superbonus abbia subito un graduale ridimensionamento delle aliquote nel tempo. Attualmente, per le spese sostenute nel 2024, la detrazione è fissata al 70%, mentre per i lavori conclusi entro il 31 dicembre 2023 le percentuali erano più generose, ma non è questo il focus principale della guida.

Particolare attenzione viene riservata al rapporto tra Superbonus e contributi per la ricostruzione post-sisma. La normativa prevede due possibilità:

  1. Combinare il Superbonus con il contributo per la ricostruzione, usufruendo della detrazione solo sulle spese eccedenti il contributo stesso. In questo caso, è importante ricordare che le detrazioni sono calcolate sull’imposta dovuta e possono portare al rimborso fiscale. L’Agenzia precisa inoltre che è possibile ottenere il beneficio anche per spese relative a lavorazioni o materiali che normalmente non rientrerebbero nella detrazione, purché siano dimostrabili come funzionali agli interventi agevolabili.
  2. Optare per il Superbonus in alternativa al contributo per la ricostruzione, con un incremento del 50% dei limiti di spesa consentiti per gli interventi antisismici. Questa scelta richiede una formale rinuncia al contributo, che deve essere dichiarata ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445 del 2000, e può essere esercitata solo se il contributo è stato effettivamente riconosciuto.

Rinuncia al contributo per la ricostruzione: vantaggi e procedure

La facoltà di rinunciare al contributo per la ricostruzione e ottenere il Superbonus maggiorato rappresenta una scelta strategica per molti contribuenti, i quali devono valutare attentamente la convenienza economica in base ai propri interventi e caratteristiche.

Inoltre, per chi ha già presentato domanda di contributo prima del 30 marzo 2024 (data di entrata in vigore del D.L. 39/2024), è possibile avvalersi del Superbonus anche in modalità di cessione del credito o sconto in fattura, facilitando così l’accesso alle agevolazioni fiscali.

La guida dell’Agenzia delle Entrate si pone dunque come strumento fondamentale per orientarsi tra le normative in continua evoluzione, fornendo indicazioni precise e aggiornate sulle modalità di fruizione del Superbonus per gli anni a venire.

Le decisioni riguardanti i lavori di ristrutturazione devono essere approvate dall'assemblea condominiale,Indicazioni pratiche e contesto normativo(www.greenstyle.it)

Per i contribuenti che intendono sfruttare il Superbonus per le spese del 2025, è indispensabile verificare che gli immobili oggetto degli interventi siano ubicati in Comuni soggetti a eventi sismici riconosciuti e che le spese siano correlate a lavori antisismici.

La detrazione fiscale del 110% si applica esclusivamente a queste condizioni particolari, altrimenti per le spese ordinarie sostenute nel 2025 le agevolazioni risultano non più disponibili.

La guida mette in evidenza anche la possibilità di includere, all’interno delle spese agevolabili, materiali e lavorazioni complementari che, di per sé, non beneficerebbero del Superbonus, a patto che siano funzionalmente connessi agli interventi principali.

L’aspetto fiscale più rilevante è che le detrazioni spettano in diminuzione dell’imposta dovuta e, in presenza di un credito d’imposta superiore all’imposta stessa, possono dar luogo a rimborsi.

La normativa in materia, particolarmente complessa, richiede un’attenta analisi caso per caso e l’eventuale supporto di professionisti specializzati per evitare errori e ottimizzare i benefici fiscali.

L’Agenzia delle Entrate continua a monitorare e aggiornare le indicazioni per garantire la massima trasparenza e chiarezza agli utenti, in un contesto normativo che evolve spesso e rapidamente, soprattutto in materia di incentivi fiscali per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.