E’ giallo in zona Sant’Agnese, a Modena. Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha infatti rinvenuto il corpo di un uomo senza vita all’interno della propria abitazione, situata in via Stuffler.

La scoperta è stata fatta il 26 luglio a seguito della segnalazione di alcuni amici dell’uomo, il 78enne Raffaele Marangio: la Volante si è portata presso la residenza dell’uomo, rinvenendolo cadavere. Molto particolari le condizioni della vittima: è infatti stata ritrovata in posizione supina e con una cintura stretta al collo.

Indagini a tutto tondo

Sul posto intervenivano il servizio del 118, i Vigili del Fuoco, il Sostituto Procuratore della Repubblica, il medico legale, personale della Squadra Mobile e il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica per effettuare tutti rilievi del caso.  

Sono state avviate immediate attività d’indagine al fine di ricostruire quanto accaduto all’interno dell’abitazione negli attimi precedenti alla morte dell’uomo. Attualmente le autorità non hanno diramato ulteriori dettagli, ma le condizioni descritte farebbero ipotizzare una morte violenta, anche se non è possibile escludere un gesto autolesionista.

Chi era la vittima

Gli inquirenti hanno avuto accesso all’edificio grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, poi hanno raccolto tutti gli elementi utili al caso, che presenta evidentemente alcuni dubbi. Sono stati apposti i sigilli sia all’abitazione privata di Marangio che al suo studio professionale. Il 78enne, originario di Lecce, era infatti un noto psicologo e psicoterapeuta.

Dopo la laurea e le specializzazioni conseguite tra Roma e Firenze, si era trasferito a Modena, diventando anche docente di Psicologia Clinica presso Unimore. Nel 1996 aveva anche fondato insieme ad altri i colleghi la sezione modenese dell’Aspic, associazione di counseling psicologico che aveva sede proprio presso i locali di via Stuffler.