Durante la prossima stagione di MotoGP Ducati potrebbe schierare ai nastri di partenza ben sei moto uguali. Niente più differenziazioni, motori diversi e modelli dell’anno precedente: una serie di ragioni potrebbero portare ad un pareggiamento totale di tutte le Ducati 2026.
Finora il costruttore emiliano aveva schierato in pista moto diverse tramite contratti con altri team, che dovevano pagare 2 milioni di euro per avere le stesse moto che il brand ufficiale avrebbe utilizzato per l’anno in corso, mentre la cifra scendeva a 1 milione di euro nel caso in cui il team volesse sfruttare le moto dell’anno precedente.
Adesso però pare si stia andando verso l’uniformità, poiché le eccellenti performance di Alex Marquez, unite agli impegni della casa con Aldeguer e Di Giannantonio, potrebbero portare ad avere sei Desmosedici uguali nel 2026: l’intenzione è quella di omologare un solo motore per tutti e sei i piloti.
“Il motore sarà quello del 2024 per tutti i piloti Ducati. Riusciremo a farlo in tempo? Beh, questo deve avvenire entro otto o nove giorni, quando normalmente avremmo circa tre settimane.” Queste le parole di Davide Tardozzi prima dell’inizio di questa stagione per Motorsport.com. Alcuni giorni dopo però qualcosa è cambiato perché il reparto tecnico ha deciso di differenziare i motori per i piloti ufficiali Marc Marquez (lo spagnolo potrebbe superare il record di Agostini), Bagnaia e Di Giannantonio, rispetto ad Alex Marquez, Aldeguer e Morbidelli.
Adesso però il reparto sviluppo potrebbe tornare sui suoi passi, viste le capacità dimostrate dai tre piloti non ufficiali, che si sono guadagnati il diritto di guidare la GP26.