Firmato a Roma l’accordo per la cessione di Eg Italia a un consorzio di 5 aziende controllate da 6 famiglie. Advisor dell’operazione Mediobanca e Equita, si attende l’ok dell’Agcm

La rete di distribuzione di carburanti a marchio Esso, con 1.200 impianti, torna sotto controllo italiano. È stato firmato a Roma l’accordo vincolante per la cessione degli impianti EG Italia a un consorzio di 5 aziende private — PAD Multienergy, Vega Carburanti, Toil, Dilella Invest e GIAP — facenti capo a 6 famiglie italiane. Un’operazione che si concretizza attraverso una sinergia definita dai privati «unica» e che punta a «generare nuove e fondamentali sinergie per lo sviluppo della rete con l’ampliamento dei servizi offerti anche nell’ottica della transizione energetica».

I contorni dell’operazione  

La rete comprende, da nord a sud, circa 1.200 impianti, pari al 6% della rete nazionale, con distributori di carburante, servizi su strada, servizi di ristorazione e convenience store. L’operazione, hanno spiegato i promotori attraverso un comunicato stampa, consentirà di valorizzare l’esperienza di EG Italia e a sviluppare sinergie strategiche, anche nell’ottica della transizione energetica. «L’operazione, unica per impostazione nella storia del nostro settore, dimostra come le nuove sfide stimolino la creatività e la capacità di adattamento delle nostre aziende che hanno realizzato un’alleanza in grado di finalizzare questo progetto altrimenti impossibile», il commento di  Agostino Apa ed Enrico Zampedri a nome del Consorzio.



















































Il consorzio di 5 aziende: chi sono

A cedere la rete è EG Italia, che a sua volta aveva rilevato il marchio da Esso Italia nel 2018 all’interno di una partnership strategica del Gruppo britannico di vendita al dettaglio con ExxonMobil. Il consorzio che acquisirà la rete è composto da 5 aziende italiane controllate da 6 famiglie. Sono la PAD Multinergy spa ha sede a Brescia e fa riferimento alle Famiglie Zani Ondelli e Petrolini, la Vega Carburanti Spa di Mestre, della famiglia Vianello, Toil Spa ha sede a Napoli e fa riferimento alla famiglia Toti, Dilella Invest Spa, di Bari, è della famiglia Dilella e la GIAP Srl di Modica, della famiglia Minardo. 

Il vaglio dell’Antitrust

Dopo l’accordo vincolante firmato a Roma, manca solo l’ok dell’Antitrust. L’operazione, fanno sapere le parti, sarà notificata all’Agcm per tutte le autorizzazioni a procedere. Advisor del Consorzio per l’operazione sono stati Mediobanca ed Equita Mid Cap Advisory per gli aspetti finanziari, Gianni & Origoni e Zaglio Orizio Braga e Associati per gli aspetti legali, EY-Parthenon per gli aspetti contabili e Pirola Pennuto Zei & Associati per gli aspetti fiscali.

12 agosto 2025 ( modifica il 12 agosto 2025 | 13:51)