Morto Marco Dionigi, storico dj veronese quasi sempre associato agli eventi targati alla discoteca Alter Ego. La notizia è iniziata a circolare questa mattina: Dionigi dopo la notte passsata a dormire non si è più risvegliato. Un destino tragico alle porte dei 55 anni, una notizia tremenda per chi lo conosceva e per gli appassionati di musica dance italiana.













Marco Dionigi morto, i messaggi commossi sui social

«Questa mattina abbiamo appreso la notizia che Marco Dionigi ci ha lasciato. Siamo increduli e distrutti. Ciao Marco, adesso fai sentire la tua musica agli angeli. Ora avrai tutte le risposte che hai sempre cercato. Un abbraccio forte Ale, Andrea, Paolo e tutta la famiglia di AlterEgo. Ciao Marco è stato un onore ascoltare i tuoi set: adesso fai sentire la tua musica agli angeli», il messaggio commosso sui social della discoteca Alter Ego 






«Davanti a lui, nelle serate dell’Alter Ego e non solo, è passata la storia dei dancefloor italiani: dalle serate più selvagge a quelle più “discotecare” (o entrambe le cose assieme), dalle serate private più nascoste ad avanguardistici party underground capaci nel nuovo millennio di guardare con un occhio intelligente e preparato alla storia del clubbing italiano originario. Marco c’era, con piglio sicuro, con un amore verso la musica immenso, con savoir faire a tutto tondo», ha dichiarato Damir Ivic, giornalista musicale che ben lo conosceva.





Chi era Marco Dionigi


Marco Dionigi aveva uno stile sempre unico, una visione originale e fuori da ogni schema della professione del dj. Aveva avuto un successo prima locale e poi nazionale partendo dal Veronese. Una carriera proseguita poi in giro per le migliori consolle e con lo status di eroe dei piatti da cui non ci si poteva mai aspettare nulla di scontato.




All’inizio degli anni ’90, mentre l’Aler Ego si sta facendo spazio tra i locali più rinomati del Paese, il dj crea un sound chiamato Slow Motion in cui fonde “i bassi BPM con melodie ipnotiche e risonanze alte della new age/ethno dark wave”. Dal Veneto piano piano il suo nome diventa nazionale e le sue serate qualcosa a cui essere presente anche grazie alla carriera parallela di produttore (nel 95 fonda la Tube Records) e a brani come Anaconda, Heaven Flute, Le Serpent, Way Out, The Hard Rocks, Seregenti, Manta e Freefall. 




Ultimo aggiornamento: martedì 22 luglio 2025, 20:08



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