È il norvegese Nicolai Budkov Kjaer uno dei giocatori intorno a cui c’è più curiosità in occasione del Challenger di Todi, torneo organizzato da MEF Tennis Events e di scena questa settimana sui campi del Tennis Club Todi 1971. Classe 2006 (compirà 19 anni a settembre), è stato numero uno del mondo Junior e nel 2024 ha vinto il titolo di Wimbledon Junior. Quest’anno si è affacciato nel circuito maggiore e l’impatto è stato notevole. Si è infatti tolto subito grandi soddisfazioni al punto che a Todi andrà a caccia del suo quarto titolo Challenger dopo quelli vinti a Glasgow, Tampere e Astana (gli ultimi due consecutivamente, peraltro su due superfici diverse). E anche se è nato ad Oslo, è particolarmente legato all’Italia. Da un lato perché si allena spesso al Piatti Tennis Center, dall’altro perché fin da ragazzo ha disputato numerosi tornei nel Paese. E poi c’è la vicinanza a Jannik Sinner, con cui si è spesso allenato in quel di Montecarlo.
Budkov Kjaer racconta Sinner
“Non posso definirmi un suo amico, ma abbiamo un ottimo rapporto e stiamo crescendo insieme pur avendo età diverse. È un ragazzo eccezionale, passare del tempo con lui è un piacere” ha raccontato il norvegese. Poi un aneddoto relativo alla scorsa edizione delle Nitto ATP Finals, in quel di Torino: “Ero presente come sparring e ci siamo allenati tanto. Mi fa piacere che poi abbia vinto. Non posso dire che sia stato merito mio, ma spero di averlo aiutato”. Budkov Kjaer ha quindi speso parole al miele anche per l’Italia: “Per me è sempre bello tornare qui, amo molto l’Italia con la sua cultura ed il suo cibo. Qui l’atmosfera è eccezionale, sia perché ci sono tanti miei coetanei, sia perché giocare in questo circolo con questa vista è stupendo”. Infine, ha svelato il suo obiettivo: “Inizio ogni torneo con l’idea di vincere, giocando secondo le mie potenzialità. Vediamo cosa succederà nel corso della settimana”.
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