La F1 guarda al futuro con un’agenda di novità che potrebbe ridefinire il weekend di gara. Stefano Domenicali, presidente e CEO della massima serie, ha confermato la volontà di esplorare nuovi format per aumentare lo spettacolo e il coinvolgimento del pubblico, con due idee al centro del dibattito: incremento delle Sprint Race e introduzione della griglia invertita.

Sprint Race, il nodo dell’espansione

Dal debutto nel 2021, il format Sprint – una mini-gara da 100 km che si disputa il sabato – è passato da tre a sei appuntamenti stagionali. Oggi, secondo Domenicali, la domanda di questo tipo di evento è in crescita, spinta sia dall’interesse dei tifosi sia dalle esigenze commerciali dei promoter, che vedono nelle Sprint un’occasione per incrementare l’affluenza già dal venerdì.

«Siamo pronti a discutere di un aumento delle Sprint Race – ha dichiarato Domenicali al podcast di The Race. – C’è richiesta da parte dei promoter e penso che sia la cosa giusta: ascoltare i nostri fan, cercare di creare qualcosa e non preoccuparsi di commettere errori. Chi crede di non commettere errori non fa nulla di nuovo».

Per il 2026, anno di introduzione del nuovo regolamento tecnico, il numero dovrebbe restare invariato, ma l’apertura a un’espansione graduale è evidente. Restano escluse, per ora, le Sprint in ogni Gran Premio come in MotoGP.

Novità F1: l’ipotesi griglia invertita

Tra le proposte sul tavolo, quella più divisiva riguarda la griglia invertita, già in essere in F2 e F3. Il meccanismo prevede che l’ordine di partenza venga ribaltato per le prime dieci posizioni: il decimo in qualifica partirebbe dalla pole position, mentre il primo si troverebbe costretto a rimontare.

Un’idea che in passato aveva incontrato forte opposizione – celebre il giudizio tranchant di Sebastian Vettel, che nel 2019 la definì “ca***ta assoluta” durante una conferenza stampa diventata poi iconica – ma che oggi sembrerebbe trovare un clima più favorevole nel paddock.

«Penso che stiamo arrivando a maturare per garantire che questo tema venga affrontato seriamente con le squadre,  – ha sottolineato Domenicali. – Le vibrazioni per progredire in questa direzione stanno decisamente crescendo, e quindi sono pronto a presentare e discutere anche nuovi formati e nuove idee».

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Un format già in evoluzione

Il format Sprint è stato già oggetto di modifiche sostanziali: due sessioni di qualifica distinte (per la gara corta e per il Gran Premio) e la possibilità di intervenire sulle vetture tra Sprint e gara principale hanno reso il sabato più strategico e spettacolare.

Secondo Domenicali, questa evoluzione dimostra che «il weekend tradizionale senza Sprint non è più un’opzione».

L’obiettivo è massimizzare il valore di un calendario limitato a 24 Gran Premi annui, soprattutto in un contesto in cui sport come baseball e football americano offrono decine o centinaia di eventi ogni stagione.

«Quando dico preziosa, mi riferisco al fatto che è giusto in termini di offerta commerciale. Se non fosse così, non sarebbe così popolare, – ha spiegato il CEO. – Viviamo in un mondo in cui è molto importante che i contenuti siano accattivanti e pertinenti. Abbiamo solo 24 gare. Il football americano ne ha 70. Il baseball, 165 partite, ogni giorno in TV. Quindi, generare contenuti accattivanti con solo, direi, 24 gare è un compito arduo».

Impatto commerciale e sinergie con la MotoGP

Sul piano economico, più Sprint significherebbe più contenuti vendibili a broadcaster e sponsor, oltre a un aumento di ticketing e hospitality per i promoter.

L’acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media apre inoltre nuove prospettive di collaborazione e scambio di know-how tra le due piattaforme di motorsport più seguite al mondo.

«Penso che sia una buona opportunità per i nostri azionisti avere le due principali piattaforme del mondo del motorsport, – ha dichiarato Domenicali. – E penso che il nostro compito sia assicurarci di dare la nostra esperienza ai nostri fan di Dorna. Possiamo anche imparare qualcosa da loro. Condivideremo molte informazioni, ci assicureremo che l’intero modo di gestire il business sia in grado di imparare. E sicuramente ci saranno sinergie in cui potremo lavorare insieme e sviluppare».

Novità F1: tradizione e innovazione

Il bilanciamento tra tradizione e innovazione resta cruciale. L’espansione delle Sprint e la possibile introduzione della griglia invertita segnano un passaggio strategico per la categoria regina, che punta a consolidare la propria attrattività in un mercato globale altamente competitivo.

Se e come queste novità verranno adottate in F1 sarà deciso nei prossimi mesi, ma il messaggio di Domenicali è chiaro:

«La F1 deve continuare a evolvere per restare rilevante e sorprendere i suoi tifosi. Le Sprint, qualunque sia il formato definitivo, faranno parte di questo futuro».