Terminata l’avventura in A2 con l’AltaFratte, per Claudia Occhinegro si riaprono le porte dell’Eagles Vergati. Un ritorno di fiamma quello tra la classe ’98 ed il sodalizio patavino, prossimo ad affrontare il campionato di B2 dopo la parentesi in B1. In attesa di ricominciare gli allenamenti, il libero ripercorre le tappe salienti dell’ultima annata: “L’ultima stagione ha rispecchiato in pieno le aspettative iniziali. Siamo riusciti a raggiungere la pool Promozione, obiettivo primario, durante la quale sono arrivati anche degli ottimi risultati. Per me è stata un’occasione preziosa per crescere tecnicamente e per migliorare la mia visione di gioco. Tutto questo è diventato parte del mio bagaglio personale, qualcosa che porterò con me nella prossima stagione per dare il massimo contributo alla mia futura squadra. Avere in squadra ragazze molto giovani è sempre un valore aggiunto perchè portano energia, entusiasmo e tanta voglia di imparare. Credo che il compito di chi ha più esperienza sia fondamentale, diventando un punto di riferimento dentro e fuori dal campo ed offrendo supporto nei momenti di difficoltà che quasi inevitabilmente si manifestano”.

Agli impegni in palestra, il libero ha sempre abbinato quelli sui libri e della routine quotidiana: “Non è sempre semplice, soprattutto quando il livello di gioco cresce e gli impegni diventano più intensi. Penso che la chiave sia l’organizzazione, saper pianificare le giornate e dare il giusto spazio a ogni cosa, trovando un equilibrio che ti permette di vivere a pieno sia lo sport che lo studio o il lavoro. Lo scorso anno ho dovuto fare delle scelte importanti, rinunciando al mio lavoro per portare avanti il sogno di giocare in una categoria così prestigiosa. Quest’anno, invece, le mie priorità sono cambiate, proprio in questi giorni ho ricevuto la notizia di essere vincitrice di concorso per l’insegnamento delle Scienze Motorie nella scuola secondaria di II grado. Mi dedicherò dunque al lavoro, senza però rinunciare alla mia passione per la Pallavolo”.

Dalle sbarre della Ginnastica Artistica alla rete di mezzo del Volley. “È iniziato tutto in maniera un po’ casuale, praticavo da tanti anni la Ginnastica Artistica, ma era arrivato il momento di cambiare sport. Un giorno, avrò avuto circa nove anni, giocavo in giardino con mio papà e lui mi propose di provare la Pallavolo. Ha così avuto inizio la mia passione per questo sport, non solo per il gioco in sè, ma soprattutto perchè ho avuto la fortuna di trovare fin da subito ambienti stimolanti e persone che mi hanno fatto sentire parte di qualcosa. Devo infatti ringraziare le persone che hanno creduto in me se sono riuscita a raggiungere degli obiettivi importanti. Per quanto riguarda il ruolo, inizialmente ero contraria all’idea di diventare un libero, ma con il tempo ho capito quanto questa posizione sia fondamentale, si tratta di un ruolo ricco di responsabilità in grado di dare anche equilibrio alla squadra”.

Di ritorno tra le aquile dopo la stagione 2019/20, tante sono le esperienze fortificanti messe in cascina: “Non ho un unico ricordo al quale mi sento più legata, ogni stagione ha portato con sè momenti speciali, sia positivi che negativi, che hanno contribuito alla mia crescita. Penso siano stati decisivi e importanti i miei infortuni al ginocchio. Lo stop forzato di tre anni dalla Pallavolo ed il successivo rientro in campo sono stati determinanti per maturare mentalmente; ho capito che con determinazione e impegno si possono raggiungere tutti gli obiettivi, basta non mollare mai e circondarsi di persone che credono in te. Rifarei tutto, anche le pochissime stagioni che considero “negative”, perchè ogni esperienza mi ha lasciato un insegnamento”.

Con la stessa determinazione si guarda verso il futuro prossimo: “Uno dei miei sogni si è realizzato lo scorso anno con l’esordio in Serie A2. Ora non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione per dare il mio sostegno alla squadra, crescere ancora e affrontare ogni partita con la certezza che, con il giusto impegno e un gruppo unito, potremo toglierci grandi soddisfazioni nonostante il girone impegnativo assegnatoci”. Esempio di resilienza, abnegazione, spirito di sacrificio e unione di squadra: Claudia Occhinegro torna alle origini con la voglia di volare sempre in alto.