I costi per il possibile trasferimento dell’esterno inglese dalle parti di Trigoria e le alte commissioni richieste dall’entourage frenano e non di poco il nascere di un’eventuale trattativa
Nelle ultime ore è spuntato un nuovo nome per rinforzare il reparto offensivo della Roma. Si tratta di Jadon Sancho, sogno di Gasperini e il cui accostamento ai colori giallorossi ha scatenato l’euforia tra i tifosi in piazza e sui social. Gli alti costi per il possibile trasferimento dell’esterno inglese dalle parti di Trigoria e le alte commissioni richieste dall’entourage frenano e non di poco il nascere di un’eventuale trattativa, con la dirigenza capitolina che avrebbe però contattato direttamente gli agenti del calciatore per informarsi sulla situazione del classe 2000. Qualcosa potrebbe muoversi negli ultimi giorni della sessione estiva di calciomercato quando, soprattutto in Inghilterra, i club sono maggiormente propensi a trattare per i giocatori in uscita.
Le giovanili al City, il salto a Dortmund e il ritorno a Manchester sponda United—
Cresciuto nelle giovanili del Watford ma soprattutto del Manchester City, Sancho ha lasciato l’Inghilterra a soli 17 anni e mezzo per trasferirsi in Germania. Il Borussia Dortmund, infatti, ha creduto fin da subito al talento del classe 2000 inglese, che ha ripagato la fiducia del club giallonero creando scompiglio nelle difese tedesche: 40 gol e 54 assist nelle 118 presenze in Bundesliga. Due i trofei alzati al cielo con la società di Dortmund: la DFB‑Supercup nel 2019 e la DFB‑Pokal nella stagione 2020-21 (competizione di cui è stato anche capocannoniere). Le ottime prestazioni in Germania hanno consentito a Sancho, nell’estate 2021, di tornare in patria e in particolare a Manchester, ma questa volta sponda United. Nonostante il successo nell’EFL Cup 2022-23, però, la crisi che attanaglia i Red Devils ormai da anni ha colpito anche il talento cristallino del giovane esterno inglese. All’inizio del 2024, nel tentativo di ritrovare fiducia e gioia nel giocare a calcio nonostante non avesse neanche 24 anni, Sancho è tornato in prestito al Dortmund. Il ritorno in Germania gli ha effettivamente consentito di andare vicino a una nuova consacrazione, consentendogli di disputare la finale di Champions League (poi persa) contro il Real Madrid.
Dopo la Conference con il Chelsea è separato in casa allo United: ecco perché può essere l’ideale per Gasp—
La scorsa stagione Sancho è stato girato in prestito al Chelsea e con i Blues ha segnato 5 gol in 41 partite, vincendo la Conference League. Le sue performance a Londra sono state però altalenanti: dopo un inizio brillante il rendimento dell’ala inglese è calato nel finale di stagione e il tecnico Maresca non lo ha incluso nei suoi piani per l’annata seguente. Il Chelsea avrebbe vantato un diritto di riscatto fissato a 25 milioni di sterline ma ha deciso di non esercitarlo, rispendendo Sancho al Manchester United pagando una penale di 5 milioni. Amorim lo ha escluso dai Red Devils e Sancho è stato messo sul mercato: accostato alla Juventus e anche all’Inter, ora l’esterno inglese è finito nel mirino della Roma e potrebbe fare davvero al caso di Gasperini. Duttile ala, che può giocare sia a destra sia a sinistra ma è a suo agio anche nel ruolo di trequartista e seconda punta, Sancho è destro ma è abile anche con il piede sinistro. Durante l’accademia al Watford gli venne dato il soprannome di “Rocket“, dovuto principalmente alla sua velocità esplosiva: la rapidità, insieme all’abilità nel dribbling soprattutto negli spazi stretti e alla creatività palla al piede, sono tra le sue armi migliori. Sancho non è un goleador puro ma si smarca bene tra le linee ed è un assistman naturale. Reduce da alcune stagioni a dir poco altalenanti, Sancho non ha un grande impatto fisico e fatica a rientrare in fase difensiva ma le sue grandi qualità offensive sarebbero certamente un valore aggiunto nella trequarti giallorossa.
Il calcio come via di fuga dalla criminalità, con la famiglia sempre al centro—
Nato da genitori originari di Trinidad e Tobago e cresciuto nel quartiere di Camberwell e Kennington, a sud di Londra, Sancho ha vissuto l’infanzia in un’area caratterizzata da alti tassi di criminalità. Fin da piccolo, il calcio è stato per lui una via di fuga, come ammesso dallo stesso calciatore in un’intervista alla BILD: “Dopo la scuola volevo solo giocare a calcio… molta gente intorno faceva cose sbagliate, ma io non volevo avere nulla a che fare con quello”. Proprio per questo il classe 2000 si definisce uno “street footballer”: le sue abilità tecniche – trick, tunnel e fantasia – le ha affinate nei cortili di strada e prova a farne una delle sue armi principali anche sul rettangolo verde. Sancho ha un importante legame con la sua famiglia: il padre Sean lavorava part-time come allenatore nella comunità e lo accompagnava agli allenamenti. Si trasferì con lui in Germania, a Dortmund, per sostenere il figlio nel primo grande salto della sua carriera. Appassionato di musica e di viaggi, nonostante la notorietà Sancho mantiene un profilo basso anche sui social e usa la sua visibilità per promuovere temi sociali. Il classe 2000 ha tatuato sul braccio un poema in ricordo del fratello scomparso a cinque anni: “Tu ed io rimarremo insieme, tu ci hai resi felici, tu ci hai portato gioia, tu eri un bambino speciale. Non ho potuto aspettare che crescessi, insegnarti a giocare a calcio e vincere la coppa. Ma sei andato via, che cosa posso fare? Fratellino, ti amiamo”. Il suo ricordo, come ammesso dallo stesso Sancho, è una costante fonte d’ispirazione e una spinta per fare sempre meglio.
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