È considerato vicino al miliardario palestinese-americano Bashar al-Masri, noto per i suoi legami con l’amministrazione Trump. A spingerlo per la carica di governatore c’è il lobbista Ben-Menashe: ex agente dell’intelligence israeliana, di origini iraniane, che sarebbe stato coinvolto nello scandalo Iran-Contra nei primi anni ’80, salvo poi essere assolto al processo negli Usa. Ben-Menashe ha confermato il suo ruolo nell’operazione Hulileh, aggiungendo che il piano è in fase di sviluppo con alti funzionari statunitensi e prevede che la futura leadership di Gaza operi sotto l’egida della Lega Araba, in particolare di Egitto e Arabia Saudita.