I migliori suggerimenti per conservare i farmaci durante le ondate di calore e per portarli in vacanza
Riccardo Cristilli
12 agosto – 18:03 – MILANO
Quando le ondate di calore colpiscono in maniera violenta, portando afa e umidità sulle nostre città, non è soltanto il nostro corpo a soffrire o gli animali domestici che popolano le nostre case, anche alcuni prodotti vanno in sofferenza e dobbiamo fare attenzione al modo con cui li conserviamo. In particolare i farmaci di vario tipo soffrono il caldo eccessivo e vista l’importanza che ricoprono nelle nostre vite è importante seguire i consigli proposti dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) per l’uso e la conservazione.
caldo e farmaci, a cosa prestare attenzione—
Attraverso comunicati, post sui social e podcast nelle ultime settimana l’Aifa ha ricordato cosa fare quando le ondate di calore rendono bollenti le nostre case. Ci sono alcuni aspetti generici che dobbiamo ricordare, in primo luogo i farmaci vanno sempre conservati in luoghi freschi e asciutti. Inoltre l’ideale è controllare sul foglietto illustrativo le modalità di conservazione indicate. Infatti anche i farmaci soffrono il caldo, se il foglietto illustrativo non riporta altre indicazioni, un farmaco si conserva al meglio a una temperatura sotto i 25 gradi. Quindi è assolutamente consigliabile non esporlo direttamente al sole e al calore. Quando portiamo i farmaci in giro, magari in macchina, basta ricordarsi che l’abitacolo è sempre più fresco del portabagagli.
in viaggio—
Capita sempre di portare dei farmaci quando si parte per le vacanze. In aereo i farmaci salvavita vanno sempre nel bagaglio a mano insieme alla prescrizione medica, inoltre bisogna ricordarsi che si possono portare liquidi fino a 100 ml e che vanno inseriti in buste trasparenti. Non ci sono invece limiti per compresse e capsule. Alcuni prodotti devono essere conservati in fresco, come l’insulina che deve essere mantenuta a una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi. Diversi farmaci sono sensibili alle variazioni di calore, prima di prenderli, se non si è sicuri della conservazione, è necessario verificarne lo stato, considerare se ci siano state delle modifiche nel colore, nella forma, che possano indicare una forma di deterioramento del prodotto. In generale d’estate sarebbe preferibile usare prodotti liquidi piuttosto che solidi perché meno soggetti ai cambiamenti legati alle temperature.
i rischi—
Alcuni prodotti, in particolare creme e spray, potrebbero provocare dermatiti o eczemi se usati prima dell’esposizione al sole, per questo, in caso di utilizzo, è consigliabile ridurre le ore al sole ed evitare i periodi più caldi, ricordando in ogni caso di usare la crema. Quando si usano cerotti a base di ketoprofene, ricorda l’Aifa, è necessario aspettare fino a 2 settimane prima di esporsi in modo diretto ai raggi solari. Esistono anche dei farmaci che possono alterare lo stato di idratazione o il meccanismo di termoregolazione, aggravando così l’effetto del calore. In questi casi è sempre importante consultare il medico per cambiare la posologia o il farmaco stesso. Per esempio i farmaci anticolinergici, antipsicotici, antidepressivi e antistaminici possono inibire il meccanismo della sudorazione, e nel caso degli ultimi due, anche ridurre la pressione arteriosa. I diuretici e gli antipertensivi possono portare a disidratazione e abbassare la pressione, gli ansiolitici e i rilassanti muscolari oltre che ridurre la sudorazione possono causare un aggravamento dei sintomi respiratori. Quindi è sempre importante controllare sia lo stato con cui il farmaco è conservato che la reazione che il prodotto che assumiamo può avere con il caldo.
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