Jordi Meeus non ricorderà sicuramente con piacere il Tour de France 2025. Il velocista della Red Bull-Bora-hansgrohe era infatti finito a terra nel finale della terza tappa della Grande Boucle, rimediando numerose contusioni, abrasioni e ferite che lo hanno condizionato per il resto della corsa, nella quale è poi comunque riuscito a cogliere un secondo posto alle spalle di Jonathan Milan (Lidl-Trek) nella volata di Valence. Ferite che, nonostante sia passato più di un mese dalla caduta, danno ancora parecchio fastidio al 27enne belga, soprattutto in un particolare momento della giornata.

“Non appena sono risalito in bici, ho pensato: ‘Accidenti, ancora mezz’ora prima della doccia’ – ha dichiarato Meeus a 7 sur 7 ricordando la caduta e le sue conseguenze – [La doccia] È il momento più doloroso della giornata. Passo circa due ore al giorno a pulire e curare le mie ferite“. Il belga è quindi passato a elencare le sue ferite: “Il mio gomito era lacerato piuttosto profondamente. E qui, vicino alla spalla, avevo una ferita piuttosto ampia”. A queste si aggiungono contusioni alle ginocchia e lesioni anche sulla schiena, dove “ci sono alcune abrasioni”.

“Tre biciclette mi hanno colpito con le ruote anteriori – spiega a riguardo il 27enne – Una mi è caduta addosso. Le altre due stavano già frenando e si sono fermate. Poiché una ruota stava ancora girando, la pelle della mia schiena si è bruciata. Fortunatamente, dopo quattro giorni è migliorata. Tranne le mie ginocchia, che erano completamente rovinate. Ogni volta che allungavo la gamba, la pelle si tendeva e sentivo un dolore intenso. Il nervo non è morto, ma è danneggiato“.

Cerco di lasciare le medicazioni sotto la doccia – ha proseguito Meeus – Il medico le rimuoverà più tardi e pulirà le ferite. Ma quando fa caldo, le medicazioni adesive si staccano a causa del sudore. Bisogna quindi fare la doccia con molta cautela. Le ferite devono essere bendate molto bene, altrimenti non funziona”.

Il belga ha anche commentato l’arrivo in squadra di Remco Evenepoel dal prossimo anno: “Per la squadra e i suoi sponsor, l’arrivo di un corridore di livello mondiale è un punto positivo”, ha riconosciuto il 27enne, che tuttavia in futuro potrebbe vedersi preclusa la partecipazione al Tour de France viste le ambizioni di vittoria alla Grande Boucle della squadra con il campione olimpico: “Se non facessi più il Tour, forse sarebbe meglio per me partecipare al Giro o alla Vuelta come leader per le volate“, ha concluso Meeus senza scomporsi.