Si erano perse le tracce dell’83enne dal pomeriggio di ieri

SAN POLO MATESE. Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche dell’83enne di cui si erano perse le tracce nel pomeriggio di ieri sui monti del Matese. Alle ore 12 circa, dopo il sorvolo dell’aerea di ricerca con l’elicottero della Polizia di Stato di Pescara con a bordo una squadra del Cnsas, una seconda squadra del Soccorso Alpino – impegnata nella perlustrazione dell’area in cui era stato percepito un debole segnale dal dispositivo Artemis dell’Aeronautica militare nella ricognizione aerea di questa notte – ha individuato la persona all’interno di un impervio e profondo canalone boschivo.

Le squadre si sono calate con tecniche alpinistiche lungo il costone per raggiungere la persona e valutarne eventualmente le condizioni in attesa dell’arrivo del personale sanitario del 118. Il personale sanitario e un maresciallo dei carabinieri della compagnia di Bojano sono stati accompagnati in sicurezza nel punto più vicino al salto di roccia, alla base del quale è stata rinvenuto il disperso.

È stata fatta quindi una valutazione dello stato della persona ed il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

Attorno alle 18 di oggi è stato poi completato il recupero della salma, mediante una barella in dotazione al Soccorso Alpino e utilizzando tecniche di recupero su corde con paranchi per risalire gli oltre 400 metri di dislivello lungo il fitto costone boschivo, dove era possibile giungere con una vettura fuoristrada.

Sul posto per le attività di recupero anche i vigili del fuoco di Campobasso e del distaccamento di Macchiagodena.

Seguiranno ora gli opportuni adempimenti stabiliti dall’autorità giudiziaria.

Va sottolineata l’efficiente sinergia delle squadre sul posto, coordinate dal Soccorso Alpino dal centro coordinamento ricerca allestito presso il veicolo tattico Cnsas adibito a Sala operativa mobile, in costante contatto con la Centrale operativa 118 e con la compagnia carabinieri di Bojano. Attività che ha garantito il veloce recupero della persona e l’efficace collaborazione di tutti gli operatori degli enti intervenuti.