di
Aldo Grasso

Nel comune della provincia di Savona, sempre per parlare di musica, è legata la storia del cosiddetto «Inno di Mameli»

Annalisa, la walkiria della Val Bormida. Canale 5 ha mandato in onda la replica di «Tutti in Arena», il concerto dell’artista di Carcare (Savona) che si è tenuto nel maggio del 2024 all’Arena di Verona, con un grande successo.

Scrivo Carcare e Val Bormida con molto affetto perché, da bambino, la Statale 29 del Colle di Cadibona (con la stretta galleria napoleonica) che univa Sale Langhe, Millesimo, Carcare, Altare e Savona era la mia Route66, la mia «Strada Madre», la Main Street of America.



















































Si parla di radici. Forse Annalisa non sa che nella prima puntata di Viaggio lungo la valle del Po alla ricerca dei cibi genuini (1957), Mario Soldati fa tappa in Val Bormida per seguire una sagra popolare dove alcuni «magnini» (calderai, stagnini) chiedevano da mangiare al signore del posto, il marchese del Carretto. Il quale, magnanimo, offre loro polenta e baccalà. C’è una piccola orchestrina, fisarmonica e clarini, che suona un motivetto. Ebbene Nino Rota prenderà quelle note valbormidesi e ne farà la colonna sonora delle dodici puntate.

A Carcare, sempre per parlare di musica, è legata la storia del cosiddetto «Inno di Mameli», che è stato scritto fra le mura del collegio dei padri Scolopi. Nella cittadina della Val Bormida nel 1846, appena diciannovenne, arrivò Goffredo Mameli, giovane e esuberante, già appassionato ai temi risorgimentali.

E qui entra in scena padre Atanasio Canata. Di idee liberali, energico e risoluto nelle proprie convinzioni, allevò più di una generazione di studenti, tra cui Giuseppe Cesare Abba, ai valori della patria e al sentimento nazionale.

Prese sotto la sua protezione il giovane Goffredo, che in fuga da Genova si rifugiò, appunto, presso il Calasanzio di Carcare. C’è il forte sospetto che alcuni versi del futuro inno nazionale sia stati presi «a prestito» da padre Canata, come confermano alcune sue poesie antecedenti al 1847 e gli stessi versi dell’inno, troppo raffinati per un giovane che sarà eroe ma in quel momento era ancora in formazione.

Insomma, le tradizioni musicali di Carcare non fanno che rafforzare il successo di Annalisa o di Annalaisa, come avrebbero detto Mario Soldati e Goffredo Mameli.

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12 agosto 2025