di
Salvatore Mannino
L’Ospedale San Donato rassicura: nessun contatto con il territorio, non c’è pericolo di contagio
È il primo ricovero di West Nile in Toscana di questa ondata di contagio, ma con questa regione non c’entra niente. L’anziana che è stata trasferita nella rianimazione dell‘ospedale San Donato di Arezzo viene dalla provincia di Latina, una delle aree in cui si è sviluppato il focolaio di infezione, insieme al Casertano, e (assicura la Usl 3 Toscana sud-est) non ha avuto alcun contatto con il territorio circostante. Insomma, allo stato attuale, non sembrano esserci rischi di trasmissione del virus ad aretini o più in generale a toscani.
Stando a quanto si riesce a ricostruire finora, dopo la nota ufficiale della Asl che ha confermato il caso, sia pure limandone i pericoli, la donna, 85 anni, con comorbilità importanti, stava venendo ad Arezzo per far visita ad alcuni parenti ed amici. Ma non ha fatto neppure in tempo ad arrivare a casa loro. Si è sentita male per strada, con febbre alta e sintomi neurologici in progressivo peggioramento.
Chi era con lei ha preso direttamente la strada dell’ospedale San Donato, dove è avvenuto il ricovero in terapia intensiva. Il sospetto è stato subito quello del West Nile, sia per la provenienza della signora, sia per i sintomi, e infatti le prime analisi hanno dato conferma del potenziale caso della malattia trasmessa attraverso le zanzare infette ed immediatamente è partita la segnalazione per il ministero della salute. Poi, i controlli più approfonditi hanno consentito di verificare che si trattava effettivamente di un caso di West Nile, sia pure non autoctono.
La prima preoccupazione della Asl e del primario di malattie infettive del San Donato, il dottor Danilo Tacconi, è stata quella di rassicurare la popolazione: è un caso importato che ben poco c’entra con Arezzo e la Toscana, per ora è da evitare ogni forma di allarmismo.
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12 agosto 2025
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