Andrea Roggi torna a Firenze con una nuova mostra. Fino al 30 novembre il complesso della Basilica di San Lorenzo, con il patrocinio del Comune di Firenze, ospiterà “Humanitas. La Forza dell’Amore”, che esplora il linguaggio poetico dell’artista, stabilendo una connessione con la storia e lo spazio del luogo. Le sculture monumentali in bronzo di Roggi, esposte in numerose città europee ed extraeuropee, sono inconfondibili grazie a una sigla stilistica molto originale e a una forza espressiva straordinaria.
Le sue figure, rappresentate in abbracci in una sintesi di forza e tenerezza, come in “Per sempre Tu” o in “Un Amore senza Tempo”, assumono l’aspetto di tronchi d’albero e le loro braccia, rivolte verso il cielo, si trasformano in fronde di olivo, le cui foglie dorate sembrano sprigionare energia vitale. Le radici sono spesso iscritte nel globo terrestre, segno di un legame profondo e imprescindibile con la natura. Sono rappresentazioni dell’Albero della Vita, un tema da sempre caro a Roggi. Humanitas. La Forza dell’Amore, a cura della storica dell’arte Laura Speranza, racconta, attraverso nove opere, la lunga carriera dell’artista castiglionese, a partire dalla prima statua bronzea antropomorfa, “Atman”, realizzata da Roggi negli anni Ottanta, poco più che ventenne, eseguita secondo la tecnica della fusione a cera persa, collocata nel chiostro piccolo della basilica, fino all’ultimissima “L’Energia della Conoscenza”, pensata proprio per questa esposizione. Nel grande chiostro, sulla sinistra della chiesa laurenziana, sono esposte altre quattro opere che si confrontano con il rigore della sua architettura rinascimentale. Questo spazio, con il suo verde rigoglioso e l’albero di arancio che si erge al centro, diventa un palcoscenico naturale perfetto per le sculture di Roggi.
Accanto a questi alberi bronzei, il pubblico sarà invitato a entrare in contatto con figure umane che sembrano danzare nell’aria, sospese, come “Famiglia in Volo”, mentre un globo terrestre – realizzato a traforo, con girotondi di persone, bambini, uomini e donne, modellati a tutto tondo – celebra la diversità umana in un abbraccio di pace. Questa rappresentazione, dal titolo “Imagine all the people”, ispirata alla celebre canzone di John Lennon, invita a riflettere sul valore della pace, nell’auspicio che le differenze tra gli esseri umani diventino un punto di forza e non di divisione.