L’ottimo debutto dei Duchi di Sussex su Netflix, supportato a dire il vero da una campagna di comunicazione potentissima e dalla notizia ancora fresca del loro trasferimento negli Usa, aveva fatto sperare in tempi più che rosei per entrambi le parti, invece ogni uscita successiva ha coinciso con una flessione negativa della curva di gradimento del pubblico. Un malcontento che aveva portato molti tabloid a sostenere che l’azienda non fosse interessate a proseguire su questa strada.
A sorpresa, invece, il sodalizio continuerà e c’è chi sussurra che il merito sia soprattutto di Meghan, particolarmente capace di volgere a proprio favore le situazioni, lavorative ma non solo.
Sarebbe stata proprio lei infatti a vincere le reticenze di Netflix, facendo leva sulla sua capacità di essere quasi ogni giorno sulle pagine dei tabloid di mezzo mondo e di dividere l’opinione pubblica in fans e detrattori. Chi la ama la segue per non perdersi nulla che esca dalle sue labbra, chi la odia (soprattutto i britannici tra cui il gradimento è a picco) per conoscere l’ultima sparata di colei che viene reputata la principale responsabile dell’allontanamento di Harry dalla Casa Reale britannica, in particolare dal padre Carlo e dal fratello Williams, e prima ancora dalla Regina Elisabetta.
Insomma, ciò che conta è che se ne parli, come in parte confermato anche dalla Chief Content Officer di Netflix Bela Bajaria che nel comunicato che ha annunciato la stipula del contratto ha evidenziato l’influenza globale delle voci di Harry e Meghan presso il grande pubblico.
Fiducia dunque, ma misurata, visto che il nuovo accordo sarà più prudente del precedente. Se fino ad ora Netflix deteneva l’esclusiva dei contenuti generati dalla Archewell Productions, adesso infatti grazie all’accordo “first look” dovrà visionarli per prima ma in caso di rifiuto la coppia sarà libera di proporli ad altri.
Già certa una seconda stagione di With Love, Meghan che uscirà alla fine di agosto 2025, e uno speciale di Natale in programmazione a dicembre.
La Archewell Productions sta inoltre già lavorando a Masaka Kids, A Rhythm Within, un documentario sui bambini orfani della regione di Masaka in Uganda, e su altri progetti tra i quali un adattamento cinematografico del romanzo romantico bestseller Meet Me At The Lake, di Carley Fortune.
Sembra dunque essere tornato il sole a casa dei fuggitivi da Buckingham Palace, che senza l’accordo con Netflix avrebbero molto probabilmente dovuto rivedere e non poco il proprio tenore di vita, e fare una riflessione serie sulla loro capacità di sopravvivere nel mondo dell’entertainment, dove le ombre ad oggi sono più delle luci.
La più clamorosa quella che ha riguardato Spotify, che nel 2023 aveva interrotto l’accordo da 20 milioni di dollari per la produzione di podcast con Harry e Meghan dopo soli 12 episodi di Archetypes, in cui Markle dialogava con donne di successo.
I risultati anche in quel caso non furono dei migliori e il contratto si chiuse in fretta con non poche recriminazioni, soprattutto da parte del manager di Spotify Bill Simmons, che aveva etichettato Harry e Meghan degli imbroglioni.
Con Netflix alla fine, per ora, sembra essere andata meglio.