L’ex first lady della Corea del Sud, Kim Keon-hee, è stata arrestata dopo che giovedì scorso era stata formalmente accusata tra le altre cose di corruzione, manipolazione del mercato e interferenza elettorale, e i procuratori avevano chiesto che fosse messa in custodia cautelare. Martedì un tribunale ha approvato la richiesta e ha emesso nei suoi confronti un mandato d’arresto. Kim era già detenuta in via preventiva da poche ore, in attesa della decisione dei giudici.

Kim è la moglie dell’ex presidente Yoon Suk-yeol, a sua volta già in carcere e a processo per insurrezione, alto tradimento e abuso di potere, dopo che a dicembre del 2024 aveva tentato di instaurare la legge marziale. È la prima volta nella storia della Corea del Sud che un ex presidente e la first lady sono arrestati contemporaneamente. Le accuse che hanno portato alla detenzione di Kim sono separate da quelle di Yoon, anche se sono in corso altre indagini su un suo eventuale ruolo nel tentato colpo di stato del marito.

I capi di imputazione nei confronti di Kim sono 16 e riguardano diverse questioni. Fra le altre cose, è accusata di aver partecipato tra il 2010 e il 2012 a uno schema illecito per gonfiare il valore delle azioni dell’azienda importatrice di automobili Deutsch Motors; di aver interferito nelle nomine dei candidati per le elezioni parlamentari suppletive del 2022 e per le elezioni generali del 2024; e di aver accettato costosi regali dalla Chiesa dell’unificazione (un gruppo religioso che da molti è considerato piuttosto simile a una setta) in cambio di un atteggiamento favorevole del marito Yoon Suk-yeol verso le attività del gruppo.

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