Nel Mar cinese meridionale c’è stata una collisione tra un’unità della Marina cinese e una della Guardia Costiera cinese
Una nave della Marina Militare cinese si è scontrata con una nave della Guardia Costiera cinese mentre inseguiva una motovedetta filippina nel Mar Cinese Meridionale. A riferire di quanto accaduto sono le Filippine, secondo cui le imbarcazioni stavano inseguendo una nave della Guardia Costiera di Manila che scortava altre barche impegnate in una “missione di assistenza a pescatori filippini”. Tutto, riporta il Philippine Daily Inquirer, è avvenuto nei pressi della zona contesa che le Filippine chiamano ‘Panatag’ e i cinesi ‘Huangyan’ (Scarborough Shoal, rivendicato dalle Filippine a cui è stato sottratto nel 2012).
La manovra rischiosa che ha causato l’incidente
Le immagini mostrano una nave della Guardia costiera cinese e un’unità di dimensioni maggiori, contrassegnata dal numero “164” sullo scafo, collidere con un impatto violento. Jay Tarriela, portavoce della Guardia Costiera di Manila, ha spiegato che la nave cinese CCG 3104, lanciata ad alta velocità all’inseguimento dell’unità filippina, ha effettuato una manovra rischiosa sul lato di dritta della Suluan. L’azione ha portato alla collisione con la nave da guerra della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione, causando danni significativi alla CCG 3104 e rendendola non idonea alla navigazione.
Le due versioni della vicenda
Secondo Tarriela, l’unità della Guardia Costiera cinese viaggiava “a grande velocità” ed è rimasta danneggiata nella collisione “con la nave da guerra della Marina dell’Esercito popolare di liberazione”. Diversa la versione di Pechino. La Guardia Costiera, riporta il Global Times, ha “adottato tutte le misure necessarie” per allontanare unità navali delle Filippine dalle acque intorno all’area oggetto della disputa. Stando alla versione del gigante asiatico, le imbarcazioni delle Filippine – nella zona “con il pretesto di fornire aiuti ai pescherecci” – hanno “ignorato gli avvertimenti” e sono state “costrette ad allontanarsi” con una “operazione professionale” e “legittima”.
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