di
Dimitri Canello

Il giovane trentino è morto dopo un malore accusato durante la gara middle dei World Games di orienteering in Cina

Trentino di nascita e appena ventinovenne, Mattia Debertolis aveva saputo unire due percorsi impegnativi: l’eccellenza nello sport e l’impegno accademico di alto livello. È morto dopo un malore accusato durante la gara middle dei World Games di orienteering in Cina, nella notte fra l’11 e il 12 agosto all’Ospedale di Chengdu. Dopo la laurea in ingegneria civile, si era trasferito a Stoccolma per proseguire la formazione con un dottorato di ricerca svolto nell’Università della capitale svedese. Proprio a Stoccolma aveva trovato un nuovo punto di riferimento sportivo, entrando a far parte dell’IFK Lidingö SOK, una delle società più rinomate nell’orienteering scandinavo. In Italia, invece, vestiva i colori del Park World Tour Italia, del quale era anche uno dei tre capitani.

Le gare

La sua carriera sportiva era ricca di presenze in maglia azzurra, con partecipazioni a Campionati del Mondo e prove di Coppa del Mondo. Tra i piazzamenti più significativi spiccava il quinto posto conquistato con la staffetta italiana nella finale di Coppa del 2022, anno che segnò per lui anche il raggiungimento di traguardi individuali notevoli: la vittoria del titolo nazionale sul percorso lungo e nella prova middle, imprese già centrate anche in precedenza.




















































L’amore per lo sport

Il talento di Mattia si era manifestato presto: da ragazzo alternava l’orienteering ad altre discipline come sci di fondo e calcio, ma la passione per la mappa e la bussola, unita al gusto per la sfida tecnica e mentale, lo aveva spinto a dedicarsi completamente all’orientamento di alto livello. Questa scelta lo portò già nel 2017 a conquistare, in Turchia, due ori ai Campionati del Mediterraneo under 21, dominando sia la sprint sia il percorso lungo.

Negli anni successivi, Debertolis aveva consolidato il proprio ruolo nella Nazionale italiana, affrontando competizioni internazionali di primo piano e maturando un’esperienza preziosa. L’equilibrio tra il rigore scientifico della ricerca universitaria e l’agonismo delle gare lo aveva reso un esempio di dedizione e disciplina, capace di rappresentare con orgoglio il proprio Paese su percorsi e terreni di gara in ogni parte del mondo.

Tanti messaggi di cordoglio arrivati in queste ore, a partire dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti: «Il Trentino perde un giovane campione – ha scritto Fugatti sui social – Mattia Debertolis, atleta della Nazionale italiana di orienteering, ci ha lasciati ieri sera in Cina dopo un malore accusato durante la gara d’esordio dei World Games. La sua passione, il talento e l’impegno con cui ha rappresentato il nostro territorio e l’Italia resteranno un esempio per tanti giovani. Alla mamma Erica, al fratello Nicolò, ai familiari, ai compagni di squadra e a tutta la famiglia sportiva italiana esprimo, insieme alla Giunta, le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’intera comunità trentina.


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12 agosto 2025