di
Paolo Mereghetti
Valentina e Nicole Bertani portano in concorso «Le bambine», mentre l’esordiente Margherita Spampinato presenta «Gioia mia». Due percorsi di coming of age in qualche modo simili, declinati però con taglio diverso
Il cinema italiano si presenta a Locarno sotto il segno femminile: Valentina e Nicole Bertani portano in concorso Le bambine, prima opera di finzione dopo il docufilm La timidezza delle chiome, mentre l’esordiente Margherita Spampinato presenta Gioia mia nella sezione «Cineasti del presente». Due storie in qualche modo simili, due percorsi di coming of age declinati però con taglio diverso.
Le sorelle Bertani rielaborano su toni volutamente farseschi l’incontro, in un’estate degli anni Novanta, di due sorelline con una bambina trasferitasi nel loro quartiere: tutte e tre affamate di vita e tutte e tre con genitori che faticano a rispondere alle loro esigenze. Così i silenzi prendono il posto di discorsi che apparirebbero inutili, ma sono soprattutto i sogni di fuga e le fantasie a riempire le loro giornate che spesso devono affrontare da sole.
L’origine del soggetto è autobiografica e forse per questo le due registe hanno scelto di muoversi sopra le righe, a volte convincendo altre meno, come se l’energia (e la furia) che le muoveva allora facesse fatica a trovare il modo di esprimersi compiutamente oggi.
Più tradizionale nella messa in scena, ma più emozionante (e, personalmente, più convincente) l’«esilio» forzato del decenne Nico a Trapani, in Sicilia: i genitori lavorano, l’amata babysitter si sposa e lui viene mandato dall’anziana zia Gela (la sempre ammirevole Aurora Quattrocchi).
Inevitabile lo scontro generazionale, con cellulare sequestrato e obbligo di pisolino pomeridiano. Ma ci sarà la coetanea Rosa per fare amicizia e fargli scoprire un mondo che non sospettava, popolato di «fantasmi», oltre ad aiutarlo a crescere. Un tema non certo nuovo, ma che l’esordiente Spampinato tratta con bella delicatezza, guidando con precisione i suoi attori – oltre ai ragazzi anche un coro di nonne preoccupate che nessuno resti a digiuno – e riuscendo a restituire un convincente ritratto di come un giovane può imparare a scoprire la vita.
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12 agosto 2025
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