C’era una volta, ad agosto, una piazza vuota in una città deserta; uno spazio immenso lasciato a sé stesso mentre in giro si faceva la conta per trovare un ristorante attivo: «Tutto chiuso, ci vediamo a settembre» sembravano dire le saracinesche abbassate. Oggi quella piazza, il Plebiscito, è un luogo frequentato a ogni ora del giorno e della notte, in una Napoli che ad agosto fa registrare record di presenze come negli altri mesi di bella stagione con pizzerie, bar e negozi che non solo sono aperti ma che si sono moltiplicati in risposta alla nuova vita estiva. Lo confermano i pienoni registrati dagli eventi che da aprile a tutto settembre si alternano tra la piazza e dintorni: ad agosto, tra il 4 e il 16, le rassegne di spettacoli e musica hanno avuto ogni sera il tutto esaurito.
APPROFONDIMENTI
Il boom turistico, o secondo le letture l’overtourism, ha come simbolo la piazza che è il cuore storico e spirituale della metropoli. E nei mesi caldi ancor di più: lo slogan di una delle rassegne che si svolgono al Plebiscito da apparentemente banale si è rivelato profetico, “Restate a Napoli”. Cittadini e turisti hanno risposto sì e sono rimasti, perché la città d’estate è viva e ha tanto da offrire dal punto di vista culturale, musicale e teatrale.
Negli ultimi anni il Plebiscito aveva fatto da palcoscenico a concerti di musica classica, in particolare quelli organizzati dal teatro San Carlo di cui era diventata la sede estiva, e pop, con i sold out delle date multiple di Gigi d’Alessio, quelli dell’astro nascente di casa Tropico o con manifestazioni nazionalpopolari come le serate di Radio Italia Live. Quest’anno l’amministrazione Manfredi ha deciso di dividere l’offerta musicale dei live tra il giugno del Maradona e il settembre al Plebiscito. Uniche eccezioni a questa divisione sono stati a fine aprile “Napoli città danzante”, compresa nel cartellone per le celebrazioni dei 2500 anni di Napoli, per cui oltre 3000 ballerini hanno usato il Plebiscito come enorme pista di danza, e le adunate di “Kiss Kiss Way”, promossa il 31 maggio da Radio Kiss Kiss, e di “Festa della musica” che si è tenuta il 21 giugno, entrambe all’ombra del Palazzo Reale.
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Le rassegne
Dopo la pausa di giugno e luglio il cuore dell’estate ha rivisto al centro della proposta comunale le zone storiche del centro in cui sono andate in scena soprattutto rassegne di teatro in dialetto, show comici e concerti gratuiti. La prima in ordine di tempo è stata “Ridere”, tradizionale rassegna di comicità e di teatro popolare inserita anche quest’anno in “Estate a Napoli”, che si è tenuta al Maschio Angioino dal 3 al 9 agosto a cura del teatro Totò e con la direzione artistica di Gaetano Liguori. A parte l’evento di apertura, affidato al canto di Francesca Marini, e quello finale che ha avuto come protagonista Peppe Barra, la scena è stata per i comici veraci: Rosalia Porcaro, Simone Schettino, Paolo Caiazzo e Ciro Ceruti. Oltre 3.000 persone hanno varcato le soglie del maniero per assistere agli spettacoli, un risultato che Liguori definisce lusinghiero: «Lo spazio è abilitato ad accogliere solo 450 persone a sera per cui tra le prenotazioni rifiutate per i sold out che abbiamo avuto tutte le sere, e la gente che stazionava fuori nella speranza di entrare abbiamo calcolato che altre migliaia di persone non sono riuscite ad entrare».
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Subito dopo al Plebiscito è iniziato il già citato «Restate a Napoli» che già alla prima serata ha mietuto un tutto esaurito: più di 6.000 persone, in maggioranza napoletani e quasi un migliaio di stranieri, hanno applaudito la comica dei The Jackal Aurora Leone. Il format, a ingresso gratuito, prevede un primo di show di apertura tenuto da una compagnia o un artista – canoro o teatrale – emergente e lo spettacolo principale. I numeri parlano di 1000 presenze al primo e oltre 5.000, tra turisti che si affacciano e spettatori “resident”, per il secondo. Tra l’altro già si registra il sold out per ognuno dei main show dei prossimi giorni, fino al 16: Massimiliano Gallo, Gino Rivieccio, Dario Sansone, Walter Ricci, Peppe Servillo, Solis String Quartet, Paolo Caiazzo e gli allievi dell’accademia comica C.I.O.E.’ per un totale di 21 spettacoli in 7 giorni. La manifestazione è diretta da Lello Arena che dichiara: «Piazza del Plebiscito si trasforma in un palcoscenico di arte, cultura e inclusione sociale: una settimana magica con la quinta edizione della rassegna estiva che trasforma la piazza simbolo di Napoli in un vibrante teatro a cielo aperto, regalando alla città spettacoli gratuiti tra musica, teatro e danza».
I concerti
Ma l’estate ormai continua anche a settembre. Così al ritorno dalle vacanze si attende in piazza una sfilata di big: Sal Da Vinci il 6, Nino D’Angelo 11 e 12, il 18 la serata in memoria del concerto di Pino Daniele del 1981, dal 19 al 21 di nuovo Gigi D’Alessio e poi Riccardo Cocciante il 22, tutto nell’ambito del cartellone di “Napoli città della musica” ideato dal delegato all’industria musicale Ferdinando Tozzi che commenta: «La seconda edizione di Napoli Città della Musica Live Festival vuole ribadire questa vocazione: un connubio saldo tra la città e la musica, rafforzato dalla capacità di saper ospitare eventi di grande rilievo». La città che non chiude mai, un sogno che si avvera.