Pogacar immortalato durante la presentazione delle squadre del Tour de France 2025, a Lilla (© A.S.O.)

Tadej Pogačar chiuderà il 2025 con tre obiettivi ben chiari: confermare la maglia iridata al Mondiale di Kigali, puntare al titolo europeo in Francia e difendere il trono a Il Lombardia. Un programma serrato che comporterà rinunce di peso, a partire dalle classiche italiane di inizio ottobre.

Dopo due settimane di pausa seguite al quarto trionfo al Tour de France, Pogačar è tornato in sella in occasione del criterium da lui organizzato a Komenda, la sua città natale. Lì ha parlato apertamente non solo del calendario per la fine della stagione, ma anche del suo futuro a lungo termine.

“Non nascondo che sto già contando gli anni che mi separano dal ritiro”, ha ammesso il campione sloveno, che non ha ancora compiuto 27 anni. “Ho iniziato a vincere presto e sono pronto a tutto, anche a risultati peggiori in futuro”.

Pogačar ha ribadito l’idea già accennata alla fine del Tour: correre fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, per poi dire addio al professionismo, nonostante un contratto che lo lega alla UAE Emirates-XRG fino al 2030. “Il Tour è la corsa più importante al mondo e dubito che la mia squadra mi lascerà a casa per qualche altro anno”, ha aggiunto, riconoscendo che la sua carriera è “ora più vicina alla fine che all’inizio”.

Un Tadej Pogačar malinconico al termine delle tappe alpine del Tour de France 2025Un Tadej Pogačar malinconico al termine delle tappe alpine del Tour de France 2025Canada, Mondiale, Europeo… e niente Tre Valli

Il rientro agonistico avverrà in Canada, con il GP du Québec (12 settembre) e il GP de Montréal (14 settembre), prove utili in vista del Mondiale. “Sappiamo che Montreal mi si addice di più, ma questo non significa che non cercherò di vincere in Quebec”, ha spiegato.

Il 28 settembre, in Ruanda, Pogačar cercherà di confermare il titolo iridato conquistato nel 2024: “Il percorso è duro e adatto alle mie caratteristiche”.

Poi, il 5 ottobre, toccherà agli Europei in Francia, quest’anno disegnati per scalatori: “A quanto sembra, sarà una gara simile a una delle primaverili vinte da Ayuso quest’anno”.

Questa scelta di correre il giorno dopo il Mondiale comporterà inevitabilmente delle rinunce: “Probabilmente significa che non potrò partecipare ad altre Classiche italiane tranne Il Lombardia”. Tra queste, spicca la Tre Valli Varesine, dove avrebbe potuto confrontarsi con Mathieu van der Poel.

Il Lombardia per la storia

La stagione si concluderà l’11 ottobre con Il Lombardia, dove Pogačar inseguirà la quinta vittoria consecutiva, con cui eguaglierebbe il record di Fausto Coppi.

Un Tour difficile e il peso della fama

Ripensando al Tour 2025, Pogačar ha ammesso che “è stato uno dei più difficili che abbia mai corso”. La fatica mentale e fisica accumulata nella terza settimana lo ha spinto a prendersi una pausa: “Tutti possono avere una giornata no. Non potete aspettarvi che io sia raggiante di felicità per tutte le tappe”.

Tornato a casa, ha assaporato la normalità, pur riconoscendo i lati meno piacevoli della popolarità: “A volte vorrei essere un po’ meno famoso… cerco comunque di accontentare tutti”.