di
Carlos Passerini

Donnarumma e l’addio inevitabile al Psg, ora anche il Real Madrid e il City sono alla finestra. Zoff: «Non è una questione di gioco con i piedi».

La chiusura spietata e definitiva di Luis Enrique, l’adieu amaro ma a testa altissima di Gigio al Psg. Ora la rottura è totale. E indietro non si torna. «Sono deluso, qualcuno ha deciso che sono fuori dal gruppo» ha scritto Donnarumma sui social in serata, un’ora dopo che il suo ormai ex allenatore, alla vigilia della Supercoppa Uefa di stasera Udine contro il Tottenham, gli aveva di fatto chiuso pubblicamente la porta in faccia: «Gigio è uno dei migliori portieri del mondo e lo è di più anche come persona, ma questa è la vita. Mi prendo la responsabilità al cento per cento. Dobbiamo lavorare uniti, sono scelte che hanno a che vedere con il profilo del portiere che la mia squadra necessita». 

Volano gli stracci, fra Parigi e il Friuli. Anche se, in realtà, più che una questione tecnica, qui è tutta una storia di soldi. Il caso infatti era esploso definitivamente quando nei giorni scorsi il Psg ha formalizzato l’acquisto del francese Chevalier del Lille pagandolo 40 milioni: uno schiaffo per il numero uno azzurro, protagonista della conquista della Champions a suon di parate strepitose. La descrizione del neo arrivato sul comunicato ufficiale («A suo agio nelle uscite e dotato di un ottimo gioco con i piedi») è suonata come un attacco diretto a Donnarumma, da sempre criticato in Francia sotto quel duplice aspetto tecnico. L’esito di ieri era insomma scontato. L’esclusione dai convocati per la Supercoppa non lasciava spazio a una ricomposizione del rapporto. E infatti.



















































«Sono esterrefatto, hanno cambiato le carte in tavola» ha tuonato a Sky l’agente del campione, Enzo Raiola, che trattava da mesi col Psg il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2026. Gigio, che oggi guadagna 7,5 milioni netti all’anno, ha rifiutato l’offerta di 9. Oltre, i francesi non vanno. Da tempo hanno ormai dato un taglio con le figurine e hanno scelto di mettere un tetto agli ingaggi, dando più peso ai premi e agli incentivi rispetto alla parte fissa. Una strategia che peraltro ha funzionato, visto il successo in Champions. Per questo hanno messo il portiere spalle al muro, lasciandolo fuori dalla lista dei convocati per questa Supercoppa che avrebbe meritato di giocare. Hanno scelto di giocare d’anticipo, arrivando alla rottura, a differenza di quanto fece il Milan nel 2021, quando perse il giocatore a zero dopo mesi di inutili trattative per il rinnovo.

E ora che succede? Gigio, che ieri non si è allenato a Parigi con gli altri giocatori fuori rosa, non ha ovviamente preso bene la situazione. «Speciali tifosi del Paris, purtroppo qualcuno ha deciso che non potrò più far parte di questo gruppo e contribuire ai successi della squadra. Una decisione che mi lascia deluso e amareggiato» il suo messaggio su Instagram. È deluso perché si aspettava un trattamento diverso. Ma non abbattuto. Dopo un primo momento di rabbia, assicura chi gli sta vicino, pare aver ritrovato subito la serenità di sempre, che è poi la sua arma migliore, visto che da quando ha 16 anni ciclicamente le sue estati sono mediaticamente turbolenti. Chi gli sta accanto, garantisce che non ha smarrito il solito sorriso. E soprattutto che ha ben in testa i prossimi passi: anche se alla chiusura del mercato mancano solo venti giorni, non prenderà decisioni affrettate.

Neanche al Psg ovviamente conviene una stagione da separati in casa: lo perderebbe a zero fra un anno. Occorre quindi sedersi tutti attorno al tavolo, trovare un’intesa. Perché è chiaro che per Gigio ci sarà la fila, con la Premier in pole, ma di certo nessuno accetterà di sborsare i 40 milioni di euro che oggi chiedono i parigini. Le grandi manovre dei top club sono iniziate, Chelsea e United sono in pressing, ma il City nelle ultimissime ore sembra aver giocato d’anticipo: Guardiola è da sempre un fan. C’è però prima da piazzare Ederson, vicino al Galatasaray. Poi il City potrebbe formalizzare una proposta attorno ai 25-30 milioni. Improbabile un ritorno in Italia. Juve, Napoli e Inter ci sperano, ma difficilmente potrebbero competere con le ricchissime big inglesi. Attenzione poi al presidente del Real, Florentino Perez, che cerca un erede per il 33enne Courtois. Ma dopo il caso Mbappé, i rapporti fra Psg e Madrid sono però pessimi, quasi azzerati: sarà dura quindi imbastire una trattativa in pochi giorni.

«L’importante è che non si abbatta e faccia la scelta giusta, quindi niente Arabia Saudita o cose del genere — le parole forti di Dino Zoff, il numero uno dei numero uno —. Donnarumma è un campione, la storia della scelta tecnica non mi convince. Ma non importa. Ciò che conta è che continui a giocare ad alto livello, come merita. Perché la nostra Nazionale ha bisogno del suo campione nella condizione migliore, per portarci al Mondiale». Già: il destino di Gigio è un caso internazionale. E riguarda anche noi. 

13 agosto 2025 ( modifica il 13 agosto 2025 | 07:45)