La madre di Carlo, Dana, non riesce a capacitarsi dell’accaduto. “Era lì davanti a me”, ha dichiarato al Corriere della Sera. “Poi non l’ho più visto”. Seduta sulla spiaggia, convinta che il figlio fosse al sicuro, lo aveva lasciato giocare come ogni altro bambino. Ma nel tratto di mare di Ca’ Pasquali, dove il fondale degrada lentamente, si erano formate insidiose buche di risacca, complice il vento del mattino. “Poteva essere ovunque – ha raccontato – e non ho sentito nemmeno un urlo”. La donna si è precipitata dai bagnini, ha urlato il nome del figlio, ha chiesto aiuto. Il tutto è avvenuto intorno alle 16. Ma nessuno, tra i bagnanti presenti, si è accorto subito della scomparsa del piccolo.