Mentre le immagini da cartolina delle spiagge più famose del mondo invadono Instagram e brochure patinate, la realtà per molti viaggiatori può rivelarsi ben diversa. Secondo uno studio di Cloudwards, dietro panorami idilliaci si nascondono spesso spiagge sovraffollate, rumorose e talvolta sporche.

L’analisi, condotta su 200 delle spiagge più popolari del pianeta, si è basata sulle recensioni pubblicate su TripAdvisor. Gli esperti hanno filtrato migliaia di commenti negativi utilizzando parole chiave come “affollato”, “sporco”, “coda” e “rumoroso”, per calcolare un “punteggio reclami” da 0 a 100.

Il risultato è una classifica globale delle spiagge che, per eccesso di turisti, rischiano di rovinare l’esperienza di chi cerca relax. Sorprendentemente, è proprio una spiaggia italiana – La Pelosa, in Sardegna – a detenere il primato mondiale per il numero di lamentele legate al sovraffollamento.

La Pelosa: regina mondiale del sovraffollamento

Secondo la ricerca, La Pelosa ha registrato un impressionante 86,9% di recensioni negative che citano l’eccessiva presenza di turisti. Nonostante le sue acque cristalline e la sabbia bianchissima, la spiaggia si trasforma in alta stagione in un vero e proprio formicaio umano.

I visitatori raccontano di arrivare già alle prime ore del mattino per trovare un fazzoletto di sabbia libero, parcheggi introvabili e file per accedere ai servizi. Un recensore ha paragonato l’esperienza a “camminare nel centro di Londra/New York/Sydney a Capodanno”, pur trovandosi in una mattina feriale di metà settembre.

La seconda posizione nella classifica è occupata da un’altra destinazione italiana, spiaggia La Cinta (84,2%), situata sempre in Sardegna. Anche qui, la bellezza naturale attira migliaia di persone ogni giorno, rendendo quasi impossibile trovare tranquillità.

Ecco la top 9 delle spiagge più affollate al mondo secondo Cloudwards:

  1. La Pelosa – Italia 86,9%
  2. Spiaggia La Cinta – Italia 84.2%
  3. Praia da Falésia – Portogallo 83.7%
  4. Poipu Beach Park – USA 83.5%
  5. Cala Comte – Spagna 83.3%
  6. Poipu Beach Park – USA 83.2% – una differente sezione di spiaggia
  7. Konnos Bay – Cipro 82.1%
  8. La Concha Beach – Spagna 81.8%
  9. Playa de Muro Beach – Spagna 77.6%

Il problema globale delle spiagge sovraffollate

Se l’Europa – e in particolare l’Italia – domina la parte alta della classifica, il fenomeno del sovraffollamento è tutt’altro che locale. Destinazioni iconiche come Poipu Beach Park alle Hawaii e Cala Comte a Ibiza registrano percentuali di reclami superiori all’80%.

Le spiagge spagnole e portoghesi soffrono della stessa sorte: il mare da sogno è spesso accompagnato da una battaglia per il parcheggio, lettini occupati dalle prime ore del mattino e turisti stipati come in un concerto.

Il problema non è solo estetico o di comfort: la presenza eccessiva di persone può incidere negativamente sull’ambiente marino, contribuendo a erosione, accumulo di rifiuti e disturbo alla fauna locale.

Ecco alcuni consigli che i viaggiatori dovrebbero sempre tenere a mente:

  • arrivare all’alba per assicurarsi un posto tranquillo in spiaggia,
  • visitare la spiaggia in bassa stagione, quando le temperature sono ancora piacevoli ma i flussi turistici sono ridotti,
  • esplorare alternative meno note, come calette vicine o spiagge raggiungibili solo a piedi o in barca.

Lo studio di Cloudwards dimostra che, sebbene il fascino di certe destinazioni resti immutato, il turismo di massa ha cambiato radicalmente l’esperienza in spiaggia. Per chi sogna pace e silenzio, la vera sfida oggi non è trovare il mare perfetto, ma un angolo di sabbia tutto per sé.