Kodak, l’azienda che ha rivoluzionato il mondo della fotografia, è sull’orlo del fallimento dopo 133 anni di attività. L’azienda ha avvertito lunedì gli investitori sul fatto di non avere i fondi necessari per estinguere il prestito di 500 milioni di dollari, sollevando il timore che in futuro l’azienda potrebbe essere costretta a cessare le sue attività. La società, che ha sede a Rochester, nello stato di New York, ha dichiarato di disporre di 155 milioni di dollari di liquidità e mezzi equivalenti al 30 giugno, di cui 70 milioni di dollari detenuti negli Stati Uniti.
L’ultimo rapporto dell’azienda
Da azienda leader del settore fotografico, Eastman Kodak da diversi anni fa molta fatica a rimanere in attività e far fronte ai prossimi obblighi di debito. Dal rapporto pubblicato lunedì è emerso che l’azienda ha debiti in scadenza entro 12 mesi e non dispone di un finanziamento già garantito o di liquidità sufficiente per soddisfare questi obblighi. Come misura di ripresa, Kodak ha affermato che interromperà i pagamenti del piano pensionistico ai propri dipendenti per estinguere i propri debiti.
Il rapporto afferma che Kodak ha registrato un fatturato del secondo trimestre di 263 milioni di dollari, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La perdita netta è stata di 26 milioni di dollari, contro un utile di 26 milioni di dollari dell’anno precedente.
Dubbi sulla tenuta a lungo termine
Un quadro delicato che si riflette anche in Borsa: il rapporto ha portato a un calo del 19% delle azioni Kodak martedì. Unica nota positiva: l’azienda non subirà gli ultimi dazi di Trump, poiché la maggior parte dei prodotti Kodak è realizzata negli Stati Uniti.
Il direttore finanziario di Kodak, David Bullwinkle, ha dichiarato nel rapporto di lunedì che la società definirà entro venerdì come adempiere ai pagamenti del piano pensionistico per tutti i partecipanti e prevede di completare la ristrutturazione dell’azienda entro dicembre. Secondo un portavoce di Kodak, è possibile estinguere parte del debito, ma permangono dubbi sulla sostenibilità a lungo termine.
La storia dell’azienda
Fondata da George Eastman nel 1880, la Eastman Kodak Co. è celebre per aver reso accessibile la fotografia nel XX secolo. Modelli come le fotocamere Brownie e Instamatic l’hanno resa famosa in tutto il mondo, superando i confini nazionali. Tuttavia, la concorrenza del mercato cinese e l’avvento degli smartphone di ultima generazione – che hanno reso superfluo l’acquisto di una fotocamera dedicata – hanno pesato sugli affari di Kodak, che nel 2012 presentò istanza di protezione fallimentare e, negli anni successivi, ha venduto molte delle sue attività e brevetti, chiudendo il celebre centro di produzione.
Se qualche anno fa l’obiettivo di Kodak era rilanciarsi come nuova azienda specializzata nella stampa commerciale e negli imballaggi, oggi i piani sembrano essere cambiati. Secondo le ultime novità, infatti, Kodak starebbe completando un impianto di produzione destinato alla realizzazione di prodotti farmaceutici regolamentati, che potrebbe entrare ufficialmente in funzione entro la fine dell’anno.