I cambiamenti in casa Red Bull
Nell’arco di questa stagione, nonostante il titolo di campione del mondo in carica Piloti di Max Verstappen, la Red Bull ha perso il proprio livello di competitività che vantava negli anni precedenti, così come una figura storica come quella del Team Principal Christian Horner, licenziato a sorpresa dalla casa di Milton Keynes.
A ciò, sempre a livello di uomini di spicco della squadra, la Red Bull non può più contare su due ingegneri dal calibro di Adrian Newey, oggi all’Aston Martin, e Rob Marshall, entrambi rivelatisi determinanti per la conquista dei quattro titoli di Sebastian Vettel tra il 2010 e il 2013 e di Verstappen dal 2021 al 2024. Marshall, nello specifico, ha lavorato per ben diciassette anni con la casa anglo-austriaca, passando però alla McLaren all’inizio del 2024, dove ricopre tuttora l’incarico di Direttore Tecnico.
Subito determinante
Un arrivo che ha contribuito al team inglese di conquistare il titolo iridato Costruttori subito lo scorso anno, e con il campionato in corso che vede dominare la squadra di Woking sia nel mondiale Costruttori che in quello Piloti, con Piastri e Norris che hanno portato la squadra sul gradino più alto del podio in 11 gare su 14. Ma con Marshall ancora alla Red Bull, quest’ultima avrebbe potuto lottare per il titolo? Una domanda “speculativa” secondo il consulente del team, Helmut Marko, che ha però elogiato le qualità dell’ingegnere britannico: “La McLaren ha visto che è un ingegnere eccellente, e ha sicuramente un ruolo importante nel successo del team – ha spiegato l’austriaco a F1 Insider – è positivo quando i tuoi ruoli sono occupati da persone con una grande esperienza e che apportano anche conoscenze pratiche”.
Rimanendo sempre in tema McLaren, e più nello specifico sui piloti che dispongono un grande vantaggio sugli inseguitori, per l’82enne non saranno necessari ordini di squadra: “Finché si è così dominanti, si può rimanere in testa senza ordini di scuderia – ha aggiunto – penso che sia molto sportivo che non li abbiano usati. Se la situazione si fa più interessante, avere due piloti di punta è sicuramente uno svantaggio, ma con il vantaggio della McLaren al momento non è così. Non stanno rischiando nulla in questo momento”.