Proseguono a ritmo serrato le pagelle di metà stagione della MotoGP e oggi è il turno di Gresini Racing, sorprendentemente seconda forza tra i team. Un risultato frutto, da un lato, delle ottime prestazioni di un Alex Marquez in stato di grazia e, dall’altro, di un Fermin Aldeguer ancora in fase di adattamento alla nuova categoria dopo un avvio con non poche difficoltà.

Gresini seconda forza incontrastata del Campionato: voto 8

Tempo di fare un primo bilancio di questo 2025 anche per Gresini Racing, senza dubbio una delle rivelazioni della stagione. Il team capitanato da Nadia Padovani si è presentato al via del Campionato “orfano” di Marc Marquez, schierando al suo posto il rookie Fermin Aldeguer. Un cambio non da poco, con potenziali effetti collaterali disastrosi per la squadra. E, invece, a tenere alto il nome di Gresini ci ha pensato Alex Marquez, anche lui positiva (ri)scoperta di questa prima metà di stagione, promosso a leader indiscusso del team dopo il passaggio in ufficiale del fratello Marc.

Un’accoppiata che in fin dei conti si è rivelata vincente per Gresini, che da un lato ha visto la definitiva esplosione di Alex Marquez, finalmente in grado di lottare per il podio con una moto competitiva, e dall’altro l’adattamento – lento  – di Fermin Aldeguer, senza “pressione” da parte del team. E la matematica lo conferma: sono 358 i punti conquistati fin qui, che significa secondo posto nella classifica dei team, con un margine di ben 77 punti sulla terza, la “sorella” VR46. Insomma, numeri che non possono che portare a un’ottima valutazione per la truppa di Faenza, almeno in questa prima metà di Campionato.

Alex Marquez, il primo degli ‘umani’: voto 9

Il tanto atteso salto di qualità è finalmente arrivato per Alex Marquez, fin qui uno dei protagonisti assoluti di questa prima parte di stagione. Se il feeling con Gresini era (ed è) una certezza, quello con la Ducati restava un po’ un punto interrogativo visto l’andamento altalenante dello scorso anno. E invece nella GP24 il piccolo di casa Marquez pare aver trovato il partner ideale, con cui ha potuto esprimersi al meglio e cogliere anche la prima – attesissima – vittoria in top class della sua carriera. Difficile fare meglio di così, soprattutto visto il rullino di marcia dell’alieno che lo precede…

E se il fratello Marc resta inavvicinabile per chiunque, anche Alex ha di che vantarsi in questa prima metà di stagione: 7 podi in 12 gare (di cui una vittoria), a cui vanno aggiunti altri 10 podi (di cui una vittoria) nelle Sprint, sono risultati che difficilmente lasciano indifferenti. Una costanza incredibile, che vale un bottino di ben 261 punti e il secondo posto in classifica generale. Impossibile, dunque, non promuoverlo a (quasi) pieni voti: in fondo, è pur sempre il primo degli “umani”…

Fermin Aldeguer, un rookie ancora in fase di adattamento: voto 6,5

Senza dubbio uno dei rookie più attesi, Fermin Aldeguer si è presentato al via di questo 2025 con grandi aspettative sulle spalle, sia per via della sella “pesante” (eredità di un certo Marc Marquez), sia per l’ottimo pacchetto tecnico a sua disposizione (una GP24 altamente competitiva). Una situazione di certo non facile da gestire per un esordiente in top class, che infatti ha faticato e non poco in avvio di Campionato, ma che sta pian piano iniziando a trovare una sua quadra, come dimostrano i risultati ottenuti ad Aragon (terzo nella Sprint e sesto in gara) e al Sachsenring (quinto in gara). A ciò si aggiunge anche il clamoroso terzo posto nell’anomala gara di Le Mans, a testimonianza del talento dello spagnolo, che ha saputo sfruttare al meglio le condizioni per portare a casa il primo podio della carriera in top class.

Parlando in termini numerici, la classifica rispecchia bene queste sue difficoltà: decima posizione con 97 punti all’attivo e ultimo posto della “coppa Ducati”, con ben 42 punti di distacco dal collega di marchio Morbidelli, sesto. In sintesi, nonostante un andamento fin qui poco costante, frutto anche di un adattamento più lento del previsto, la prima parte di stagione di Aldeguer può considerarsi positiva, seppur con ampi margini di miglioramento. Da qui la promozione con una sufficienza “di incoraggiamento”, nella speranza che la seconda parte di Campionato rappresenti per lui la vera svolta.

Giorgia Guarnieri

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