di
Andrea Celesti

Nella notte, come scrive il Foglio, ci sarebbe stato anche un blitz dei giovani meloniani

Protesta dei giovani rampelliani nella sede Fdi di via Sommacampagna 29, a Roma, per evitare il trasferimento alla Garbatella. Nella notte – scrive il Foglio – ci sarebbe stato anche un blitz dei giovani meloniani. Le forze dell’ordine – chiamate dal partito – sarebbero presenti tuttora vicino alla sede. Si calcolano almeno dieci agenti in divisa e in borghese. Gli attivisti di Azione Giovani hanno pubblicato un post sui social, poi rimosso, per denunciare la situazione. 

I motivi della protesta

Alle origini della protesta dei giovani rampelliani c’è la decisione della nuova segreteria romana, diretta da Marco Perissa, di spostare la costola giovanile del partito e la sede della federazione romana alla Garbatella, sezione dove la premier Giorgia Meloni mosse i primi passi in politica. Tutto questo in attesa di trovare un nuovo appartamento per il partito della Capitale.



















































Le parole di Rampelli 

Sulla questione è intervenuto con una nota il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, che ha parlato di un equivoco già risolto: «Oltre 30 anni di movimento giovanile puro che solo negli ultimi tempi hanno avuto la temporanea coabitazione con la Federazione romana di Fratelli d’Italia. Una sistemazione provvisoria in attesa di una sede più idonea per il primo partito della capitale. La Fondazione Alleanza nazionale, proprietaria dell’immobile, dopo la rinuncia di Fratelli d’Italia Roma ha semplicemente ripreso possesso dei locali, ignorando che una metà della sede è tuttora quotidianamente frequentata dai ragazzi di Gioventù nazionale. Un equivoco cui si è immediatamente posto rimedio con il mio intervento, due telefonate e la consegna delle chiavi al sottoscritto come responsabile della custodia dei locali, in totale accordo con la Fondazione, con i ragazzi e con la Federazione romana di FDI».

Rampelli ha poi smentito l’occupazione: «Nessuna fantasiosa occupazione è in corso, mentre tutti i militanti e simpatizzanti della nostra organizzazione giovanile, che si sono allarmati questa mattina da ogni dove, possono rasserenarsi perché nessuno farà mai venire meno questo simbolo del movimentismo studentesco e giovanile, nel quale Paolo Di Nella scriveva i manifesti a mano per annunciare la campagna per l’esproprio di Villa Chigi e la sua restituzione alla comunità di quartiere. Proprio in seguito all’affissione di quei manifesti fu sprangato a Piazza Gondar e perse la vita dopo essere stato in coma per sette giorni».

Su X il deputato e vicepresidente di Italia Viva Davide Faraone ha commentato la vicenda: «Quando ho letto questa storia non volevo crederci. Fratelli d’Italia, quelli che a ogni comizio giurano guerra alle occupazioni, ai “centri sociali” e agli “abusivi”, a Roma si scoprono improvvisamente occupanti. Sì, perché la gioventù meloniana, quella cresciuta a pane e ordine pubblico, ha deciso di occupare la storica sede di via di Sommacampagna 29, trasformandola nel loro personale centro sociale in giacca e cravatta. Il motivo? La nuova segreteria romana, guidata da Marco Perissa, ha deciso di sfrattarli e trasferirli alla Garbatella, nella sezione storica dove la premier muoveva i primi passi. La decisione è della fondazione di An, proprietaria degli immobili. Risultato: una guerra tutta interna, con dispetti, cambi di serrature e, alla fine, il blitz notturno. Stamattina, a presidiare la sede, non c’erano i soliti “zecche” o “compagni” che FdI ama insultare: c’era la polizia, chiamata dallo stesso partito, a sgomberare i suoi ragazzi. Siamo alle comiche».


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13 agosto 2025 ( modifica il 13 agosto 2025 | 17:19)