Il bosco a Pietralata c’è. Lo ha certificato il consulente scelto dal Campidoglio per verificarne la presenza. Il dipartimento ambiente di Roma Capitale, nel diffonderne il contenuto, ha scritto che l’area boscata è di “scarso valore ambientale e di poca naturalità”. Ed anche sulla scorta di questa considerazione, le aree boscate “potranno essere trasformate e compensate” si legge sempre nella nota “mediante la realizzazione di un imboschimento almeno della stessa superficie in area definita”. Sono considerazioni che, però, non trovano d’accordo quanti non vorrebbero far realizzare lo stadio.
Contestata la porzione di superficie esaminata
La prima contestazione che muove il comitato, favorevole all’istituzione di un parco ma contrario al progetto dei Friedkin, è sulla superficie indagata. L’agronomo individuato dal Comune infatti “ha consegnato una relazione che riguarda solo 10 particelle catastali su oltre 200 che riguardano l’intera area” hanno fatto notare gli attivisti. Come superficie quindi la perizia ha interessato “solo 23.060 m2 (2,306 ettari) rispetto ai 216.000 mq (21,6 ettari) circa complessivi che dovrebbero riguardare la realizzazione dello stadio e delle sue infrastrutture di servizio”.
Nei 23mila metri quadrati l’agronomo che ha fornito la consulenza al comune, Mauro Uniformi, ha riconosciuto “una parte boscata che occupa circa 7mila metri quadrati, in continuità con aree boscate di maggiori dimensioni esterne alle particelle oggetto di relazione”. È un punto centrale per il comitato perché, innanzitutto, viene riconosciuta l’esistenza del bosco.
Confermata l’esistenza del bosco
“Emerge in modo incontestabile che il bosco di Pietralata esiste e, da un punto di vista naturalistico-ambientale, fa parte dello stesso eco-sistema un’area boscata più grande esterna all’attuale relazione. Di fatto, si evince che la destinazione urbanistica ‘a parco’ (il parco di Pietralata) che per il Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale fino a ieri non esisteva, oggi è un motivo per compensare la presenza del bosco di cui si negava l’esistenza, ad oggi riconosciuto da una perizia ufficiale”.
“Le normative vigenti prevedono che il riconoscimento di un bosco debba avvenire a prescindere dalla destinazione urbanistica dell’area su cui questo esiste” hanno sottolineato gli attivisti. Insomma il bosco c’è e, di conseguenza, l’amministrazione ne deve prendere atto. È questa in sintesi la posizione dei comitati che vorrebbero, per Pietralata, la realizzazione di un parco urbano, magari attraverso la valorizzazione e l’incremento delle essenze arboree già presenti e riconosciute nella perizia.
Video – Cosa sorge tra le future curve del nuovo stadio della RomaLa lettura dell’assessorato all’urbanistica
Dal Campidoglio però arriva una lettura diversa. “La relazione acquisita oggi dal dipartimento tutela ambientale conferma la presenza di un’area verde nella zona di Pietralata di ‘scarso valore vegetazionale e naturalistico’. Questo accertamento – ha commentato con una nota l’assessorato all’urbanistica del comune – consentirà all’AS Roma di proseguire le indagini e gli scavi archeologici nelle aree oggetto di approfondimento da parte del dipartimento ambiente”.
Per l’assessorato all’urbanistica quindi la relazione dell’agronomo rappresenta “un passaggio rilevante che permette di andare avanti con il percorso autorizzativo, assicurando nel contempo la compensazione ambientale da parte della Società, che procederà alla realizzazione di un’altra area verde, analoga per metratura, all’interno dello stesso reticolato idrogeologico”. E tutto questo, secondo l’assessorato capitolino, “comporterà un miglioramento sia sul piano ecologico che della sicurezza e fruibilità pubblica dell’area”. La posizione del comune è chiara: si va avanti. Posizione che non trova d’accordo il comitato che considera la relazione “un punto a nostro favore” e che consentirà loro di “proseguire negli esposti, nelle denunce e nei ricorsi”.